"Nel nostro paese esiste una gigantesca questione giovanile. Abbiamo passato lo scorso decennio a parlarci addosso di declino e alla fine il paese si e' fermato. L'Italia non cresce più' anagraficamente, economicamente e culturalmente. Il nostro, parafrasando Mc Cornac, e' un paese per vecchi. E' retorica dire che l'ultima speranza siete voi? Forse si, ma non ci si allontana troppo dalla realta'. E allora ragazzi (...), accettate qualche consiglio dai fratelli maggiori.Non perdete mai l'entusiamo e la passione anche nei momenti più' difficili. Siate ambiziosi, ma umili. In politica ci si impegna per raggiungere gli obbiettivi più alti. Puntate a divenire parlamentari, sindaci, amministratori, ma fatelo sempre al servizio del paese e non per il vostro particolare. La patria ed il suo patrimonio culturale, artistico, ambientale sono doni stupendi di chi ci ha preceduto: onorateli sempre. Siate realmente giovani, anche spavaldi e arroganti se serve, ma non giocate a fare i vecchi. La vostra generazione iperteconologica vive mille contraddizioni. Ognuno di voi ha più amici su facebook di quanti iscritti avesse realmente un tempo il Fronte della Gioventu' in tutta Italia. Al contempo ognuno di voi molte volte si sente solo e disarmato nella lotta per la meritocrazia, contro la precarieta' o nelle relazioni sociali in una societa' arida ed egoista. Quando cadde il Muro di Berlino nelle nostre lezioni universitarie ci insegnarono che la storia era finita. Nulla di più' errato. La vostra generazione vive nel pieno di un secolo di guerre globali che cambiano lo scenario e determinano l'economia. Siete la generazione Nassiriya. Molti di voi hanno votato per la prima volta dopo quei fatti tragici che hanno risvegliato il sentimento forte dell'appartenenza nazionale. Per voi e' normale e scontato che la maggior parte degli italiani esponga il tricolore e che una piccolissima minoranza non lo faccia, ma non per motivi ideologici bensi' per egoismo territoriale. Ci hanno fatto leggere pagine e pagine di libri che ci terrorizzavano per l'arrivo della globalizzazione e quando questa ha bussato alle nostre porte siamo stati impreparati. Oggi e nei prossimi anni dovrete competere con ragazze e ragazzi cinesi, indiani e brasiliani. Le loro economie viaggiano velocemente e sono le uniche a crescere, ma soprattutto questi giovani hanno forti motivazioni che mettono al servizio della comunita' nazionale. Il vostro compito e' quello di ritrovare queste motivazioni. Siate freddi, preparati, anche cinici se serve, ma create sempre delle suggestioni. Emozionatevi per la vostra passione politica e se volete essere più incisivi e più pericolosi non smettete mai di sognare anche ad occhi aperti."
Sarà solo retorica, ma ringrazio il cielo che ci sia ancora qualcuno nel nostro paese in grado di dire queste cose in modo credibile. Perché anche - o soprattutto - nello sconsolante quadro politico italiano, è fondamentale non smettere di sognare.
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