domenica 12 ottobre 2008

RIFLESSIONI SULLA PROSSIMA MANIFESTAZIONE DEL 25 OTTOBRE

"Se la crisi è grave, e lo è, servono più idee e più coraggio, non più pecore. Magari ci fosse un clima di comune impegno per risolvere i problemi strutturali del Paese, ma non si può pensare di fare assieme le riforme istituzionali e contemporaneamente sostenere che monta il dispotismo putiniano, né si può essere condolenti per l’economia e poi opporsi ai tagli della spesa pubblica. In quindici anni la pressione fiscale è cresciuta di sei punti ed il debito è sceso di quattro, se dobbiamo fare la solidarietà nazionale per andare avanti così, meglio la rissa. Se, invece, s’intende cambiare andazzo allora non si solidarizzi con ogni corporazione e si chieda al governo di fare di più, non di meno."
Davide Giacalone
Tratto da: http://davidegiacalone.it/index.php/politica/25_ottobre_e_iella

«Non è una manifestazione anti-governativa. Anche perché l’intervento messo a punto dal governo per rassicurare i risparmiatori e sostenere il sistema bancario è giusto, è quello che avevamo chiesto anche noi e dunque merita un giudizio positivo. Ma, tanto più in una situazione così drammatica, dobbiamo insistere e farci sentire dal governo Berlusconi e dal ministro dell’economia Tremonti per chiedere di intervenire sul tema fondamentale della pressione fiscale sui salari, che va allentata. Speriamo che ci ascolti».
Tratto dall'intervista di Laura Cesaretti a Enrico Morando (coordinatore del governo ombra):
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=296903

Chiede in chiusura di intervista la Cesaretti a Morando: C’è qualcuno che nell’opposizione pensa di poter trarre un vantaggio politico da questa crisi? Morando dovrebbe rispondere sì, che purtroppo un sacco di gente a sinistra ha in testa questa roba qui e se ne frega se i risparmiatori italiani hanno perso il sonno. Ma non lo dice. E sceglie ancora di proporre un ragionamento politico: «Spero proprio che non ci sia nessuno che lo pensi. Anche perché, si sbaglierebbe di grosso: quando ci sono situazioni così gravi la gente si stringe attorno al governo pro tempore, è normale che accada. I cittadini hanno un atteggiamento di fiducia nel governo. I calcoli di parte sarebbero infondati oltre che sbagliati: l’opposizione deve fare la sua parte perché l’Italia regga bene allo scossone, e perché le scelte del governo siano all’altezza delle necessità».
Tratto da: http://bazarov.ilcannocchiale.it/2008/10/10/la_miseria_della_sinistra_ital.html

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