sabato 19 aprile 2008

VIVA LA LEGA

Il grande risultato della Lega, oramai non più considerabile un semplice effimero exploit (visto che dura e cresce da vent'anni), dovrebbe far riflettere tutti un po’ più seriamente.

A mio giudizio, la Lega rappresenta la vera risposta popolare alla crisi della politica tradizionale e delle vecchie ideologie: costituisce l'espressione del bisogno di un ritorno al “territorio”, alla “gente”, al "concreto", alle reali esigenze e priorità dei "cittadini", a dispetto e contro il “politically correct”, comprendendo in questo rifiuto anche la correttezza e la formalità espressiva. Il modo di esprimersi e di manifestarsi della Lega, infatti, talora deprecabilmente rozzo e volgare, sembra ricercare volutamente la scorrettezza formale come segno esteriore ed evidente di un grande rifiuto, di una sorta di ritorno al basso, al semplice, al primordiale: è in qualche modo l'espressione più evidente di una ricerca di vera democrazia popolare, senza filtri e schermi, quindi sincera e genuina. Nella Lega, addirittura, l'ignoranza sembra quasi essere elevata al rango di valore, in quanto simbolo di ciò che è più semplice, vero e vicino alla gente più comune.
Naturalmente questo è un processo culturale pericoloso, tendenzialmente disevolutivo, potenzialmente incline a forme di razzismo e di demagogia, ma che ha la sua ragion d'essere in questa fase storica del Paese, dove la crisi delle istituzioni e della classe politica ha raggiunto livelli di guardia.

Accanto a questo aspetto puramente folcloristico-culturale, tuttavia, in questi vent'anni la Lega ha di fatto saputo produrre una classe di nuovi amministratori, sindaci e dirigenti politici che hanno saputo conquistarsi la fiducia ed il rispetto della popolazione, grazie alla loro serietà, preparazione ed impegno nella attenzione agli interessi reali dei cittadini. Quindi si è assistito ad una evoluzione della Lega, da semplice movimento di protesta, a seria e capace forza politica in grado di ben amministrare il territorio, avendo come unica ideologia un sano pragmatismo. Questa evoluzione virtuosa ha fatto sì che anche coloro i quali rimanevano perplessi ed interdetti rispetto alle manifestazioni "culturali" della Lega, hanno cominciato a mostrare un atteggiamento più condiscendente e benevolo, nella convinzione di poter relegare gli aspetti folcloristici e di colore della Lega di Pontida in subordine rispetto al merito di una nuova classe politica in grado di rispondere meglio alle reali esigenze della popolazione.

In qualche misura il successo della Lega dimostra una rivoluzione copernicana della politica italiana, indicando lo spostamento dall'interesse verso le grandi ideologie e le tradizionali forze politiche, a quello per l'attenzione alla difesa dei reali e concreti interessi dei cittadini e del territorio, per come viene amministrato, per come viene gestito, per come vengono usati i soldi del contribuente.

In questo senso, viva la Lega.


PS: come contributo all'analisi del tema suggerisco questo interessante post di un intelligente "terrone":
http://www.davidegiacalone.it/index.php/politica/il_trionfo_della_lega

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo, inoltre è inutile che ci si giri intorno: andando in giro si percepisce l'ostilità nei confronti degli immigrati clandestini, parallelamente ad una "tenerezza" e stima nei confronti di chi, da straniero, si è integrato, lavora manda i figli a scuola, si fa il mazzo come tutti gli altri cittadini italiani. Così come in Lombardia si è stufi di pagare i conferimenti di monnezza dalle regioni meridionali alla Germania, ed ecco quindi l'attrattiva del federalismo fiscale. Il voto alla lega è la conseguenza sincera di questi pensieri, che al nord sono diffusissimi e legittimi.

nicknamemadero ha detto...

Ho idea che avremo modo di rimanere stupiti e sorpresi della Lega ancora nel futuro (vedi l'ultima uscita di Calderoli dopo la sparata di Montezemolo sui sindacati): la Lega sembra cresciuta anche al vertice, oltre che alla base.

Andrea ha detto...

Credo che ci sia abbia da imparare da Bossi & co. Auspichiamoci tutti uno di loro al Viminale;)

nicknamemadero ha detto...

Sono certo che la Lega saprà dare un significativo e positivo apporto al prossimo governo Berlusconi.