«Spero che nell’agenda del nuovo presidente americano, così come ho avuto rassicurazioni da Putin e Medvedev c’è in quella della Federazione russa, ci possa essere presto la fissazione di un incontro in cui le due parti si confrontino per risolvere una situazione che la storia non può accettare.»
Se a pronunciarle fosse stato il Dalai Lama sicuramente queste parole avrebbero incontrato la commossa e sentita approvazione di larghe fascie di opinione pubblica pacifista. Ma le ha dette Berlusconi. E probabilmente sarà spernacchiato.
Come probabilmente desterà sconcerto e diffidenza la chiara presa di posizione di Berlusconi a favore della federazione russa: «Diciamolo chiaro: consideriamo che ci siano state delle provocazioni alla Federazione russa con il progetto di dare collocazione ai missili Polonia e in Repubblica Ceca e poi con il riconoscimento unilaterale del Kosovo e poi ancora con l’accelerazione di un processo tra la Georgia e l’Ucraina per la loro entrata nella Nato. A tutto questo la Federazione Russa ha risposto a volte con commenti che dall’amministrazione americana sono stati giudicati arroganti e infine con il discorso alla Duma di qualche giorno fa del presidente Medvedev sul posizionamento di missili in un’encalve russa nei Balcani e a Kaliningrad». «Siamo arrivati quindi a ciò che era stato nel nostro terrore negli anni della Guerra Fredda: alla contrapposizione di due arsenali nucleari capaci l’uno, quello russo, di distruggere l’intera popolazione mondiale dieci volte, l’altro, quello americano, venti volte. Pensate anche che la casualità potrebbe portare a non escludere qualche errore che significherebbe la distruzione del mondo. C’è certamente il problema dei rapporti tra l’Occidente e la Federazione russa. Noi credevamo di averli risolti nel 2002 con il vertice di Pratica di Mare».
Secondo me queste dichiarazioni rispondono ad una applicazione mondiale della mentalità berlusconiana: una specie di "forza mondo!". Un modo forse ingenuo, ma sincero e generoso, certamente non cattivo, di intendere la politica estera e mondiale.
Le dichiarazioni di Berlusconi sono tratte da:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200811articoli/38154girata.asp
mercoledì 12 novembre 2008
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4 commenti:
di quell'uomo non ci si può fidare punto e basta.
ora fa l'amico della russia, dato anche che obama ha già dichiarato che non intende dar seguito allo scudo spaziale. a me va bene così, ma non credo nella bonaria ingenuità di quell'uomo, se fosse buono si dimetterebbe lasciando spazio a giovani meritevoli politici, farebbe spazio ed invece no, lui ama solo se stesso e il potere, per questo qualunque cosa dica per me resta un verme.
Che ami sé stesso ed il potere, non ho dubbi anch'io. Sul fatto che sia 'cattivo' e si comporti come si comporta per qualche oscuro secondo fine, no. Sul fatto che si debba dimettere poi... per far posto a chi?
p2
fare posto a chiunque e andare in pensione, ora nonb vorrai mica dire che è uno statista!?!
No, ma al momento, nonostante tutti i suoi limiti, non vedo chi possa sostituirlo nel ruolo di leader del centrodestra. Al momento. Momento che mi auguro passi presto.
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