giovedì 9 aprile 2009

DIFFICILE AMMETTERE CERTE COSE


La prontezza e l'efficienza in questa tragica evenienza del terremoto in Abruzzo del sistema della Protezione Civile (la cui nuova struttura fu potenziata grazie ad un decreto del governo Berlusconi del 7 settembre 2001, che scioglieva la vecchia agenzia - dopo lo scandalo Arcobaleno degli aiuti all’Albania sotto il governo D’Alema, che aveva travolto la vecchia agenzia della protezione civile diretta dal prof. Franco Barberi - e riunificava la materia in un dipartimento accorpato nella Presidenza del consiglio, nominando Guido Bertolaso come direttore) è sotto gli occhi di tutti. Quanto alla mappatura delle zone sismiche dell'Italia, fu proprio il governo Berlusconi, alla fine del 2002 e all’inizio del 2003 [Ordinanza PCM 3274(20/03/2003) primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione del territorio nazionale e di normative tecniche (G.U. n.105 del 08/05/2003)], dopo la tragedia di San Giuliano (avvenuta nei primi di novembre del 2002), a impostarne la realizzazione e a dare cinque anni di tempo per realizzare le verifiche (poi prorogati, ma non più da oggi) per l'adeguamento dei criteri di costruzione degli edifici. Il piano casa di prossima realizzazione dell'attuale governo Berlusconi, più che il precedente per fenomeni di edilizia selvaggia e di potenziali nuove catastrofi, potrebbe rivelarsi essere l'inizio di una nuova fase virtuosa (di tipo antisismico, ma non solo) della edilizia nazionale ed abbruzzese in primo luogo.

Ma è difficile ammettere certe cose.

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