giovedì 11 giugno 2009
Il NYT sostiene le tesi di Berlusconi sulla Giustizia Italiana
Il New York Times dedica un articolo molto duro nei confronti della magistratura italiana intitolato «un'innocente all'estero». «Il caso giudiziario ha così tante crepe ed è così legato alla carriera di un potente procuratore italiano incriminato per comportamento scorretto che qualunque giuria seria lo avrebbe già ricusato da mesi», scrive Thimoty Egan. «Questo non significa che i tribunali italiani non siano onesti...» aggiunge il giornalista, precisando che non intende mettere a confronto il sistema giudiziario italiano con quello americano per «decidere quale sia il migliore». Tuttavia sarebbe evidente che in questo caso ci sarebbe «una vittima la cui vita è stata quasi distrutta dalla collisione fra un giornalismo rapace e una procura sciatta», così come il fatto che la procura abbia lasciato trapelare dettagli scabrosi sulla vita sessuale dell'imputato, «una cosa che non sarebbe stata mai fatta con un uomo». Ecco, su quest'ultimo punto probabilmente l'analisi del giornalista è sicuramente sbagliata: nel caso di un uomo come Berlusconi non credo che ci sarebbe stata una discriminazione di questo genere.
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