
Non mi piacciono le prolusioni di un Silvio Berlusconi da Vespa senza contraddittorio. Ma si tratta del presidente del consiglio che parla di ciò che fa il governo, eletto dal popolo in libere elezioni, popolo che domani potrebbe non votarlo e togliergli quel ‘diritto’.
Non mi piacciono le prolusioni di un Marco Travaglio in una trasmissione come quella di Santoro senza contraddittorio. Perché è un giornalista qualsiasi (rispettabile, ma come tanti altri), che ha un ruolo di eccessivo potere e considerazione senza alcun diritto particolare (perché proprio lui e solo lui?) e senza che nessuno glielo possa togliere senza il ricatto di essere accusato di attentare al diritto di espressione (di tutti, in realtà solo riferito a lui, però).
Mi auguro tuttavia che Travaglio ci sia. Se non altro perché non potrei sopportare un’ulteriore intollerabile prevedibile (è già cominciata) campagna “contro la violenta censura politica della presunta dittatura del regime berlusconiano”.
Per favore, no.
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