domenica 20 giugno 2010

L'ossimoro comunista


Piero Sansonetti è ed è sempre stato un uomo di sinistra. Giornalista, è stato prima cronista, poi condirettore e infine vicedirettore de "l'Unità", per poi passare a dirigere "Liberazione", il quotidiano di Rifondazione Comunista (pur non essendo iscritto a quel partito). Pur ritenendosi "comunista", Sansonetti è sempre stato tuttavia anche inguaribilmente un uomo libero che ama pensare con la propria testa. Tanto da tentare - una volta estromesso da "Liberazione" - l'avventura di un nuovo quotidiano, poi divenuto settimanale: "Gli Altri". Una rubrica fissa in questo settimanale era curata da Edoardo Sanguineti, il poeta e intellettuale marxista scomparso recentemente. Per tale ragione Piero Sansonetti era stato invitato a commemorarlo in un incontro nella sede di un centro sociale di San Lorenzo a Roma. Ma ha dovuto rinunciare all'invito: per evitare la minacciata irruzione dei ragazzi del centro sociale, che non perdonano a Sansonetti il suo essersi pronunciato un mesetto fa contro la loro richiesta di impedire la manifestazione di Blocco Studentesco, l'organizzazione degli studenti di destra, ritenendo il povero Sansonetti "che a nessuno possa essere proibito di manifestare pacificamente né di partecipare a una consultazione elettorale". Una ingenuità evidentemente imperdonabile da parte di certa sinistra dura e pura. Che infatti non gliel'ha perdonata.

Sansonetti ne ha preso atto:
"Dentro la sinistra ci sono gruppi che hanno ormai un solo valore, intorno al quale si organizzano e sviluppano il proprio pensiero: l'intolleranza. A me verrebbe da dire che sono gruppi con nette venature totalitarie e fasciste, ma l'uso della parola fascista, fuori da un contesto, non ha molto senso oggigiorno, e dunque è meglio non usarla. So che nei prossimi mesi a me sarà molto difficile apparire in pubbliche manifestazioni (come succede anche a Paola Concia, deputata del Pd che questi gruppetti hanno aggredito recentemente al grido di “lesbica isterica”, o come succede a Imma Battaglia e ad altri). Non è la prima volta che pago questo scotto alle cose che penso e dico e faccio. Mi successe tre anni fa, quando Liberazione pubblicò dei bellissimi reportage da Cuba di Angela Nocioni. Naturalmente critici con Fidel Castro. Per sei mesi la mia presenza fu cancellata da tutte la manifestazioni politiche di sinistra."


Quand'è che sarà possibile - anche per tutti quelli che si ritengono di sinistra - riconoscere che la parola "comunista" diviene inesorabilmente un ossimoro quando associata con altre come "democratico", "obiettivo" o "tollerante"?

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