martedì 16 novembre 2010

La circolarità della storia


L'evoluzione del pensiero e della politica di Fini lo ha portato a distinguersi e dissociarsi da tante posizioni proprie della destra becera e violenta che ancora resisteva all'interno di An e prima ancora del Msi: basti ricordare la condanna delle leggi razziali durante il fascismo come "male assoluto". Sull'immigrazione, sul fine vita, sul riconoscimento (non equiparazione) delle coppie di fatto (attenzione: una realtà sempre più diffusa nella nostra società, e mi riferisco alle coppie eterosessuali) Fini negli ultimi anni ha avuto il merito ed il coraggio di avanzare idee
assolutamente innovative in Italia (non certo altrove e non certo definibili tout court "di sinistra"), che si possono condividere o meno, ma che hanno il grandissimo pregio di alimentare il dibattito e la discussione a proposito di questi importanti temi. Quello che vedo e che mi rattrista è che la parte retrograda e intollerante della popolazione mostra una refrattarietà che, non solo sarà difficile da scalfire, ma spesso e volentieri assume la forma della più assoluta e ottusa chiusura preconcetta. Insomma, chi come me vedeva con favore il mutamento di Msi-An in direzione di una destra liberale e moderna, si trova oggi ad aver a che fare con una destra (maggioritaria?) di veri post-fascisti targati Pdl e Lega. La qual cosa mi getta non poco nello sconforto.

PS: A chi interessa, il testo del discorso di Fini a "Vieni via con me".

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