Questo è il manifesto pubblicitario scelto da Ikea per l’apertura di un nuovo punto vendita a Catania. Senz'altro volutamente provocatorio.
Questo sotto, invece, è il giudizio espresso su questa iniziativa da Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega alla Famiglia, nel corso di un suo intervento al programma KlausCondicio di Klaus Davi:
«contrasta a gamba tesa contro la nostra Costituzione, offensivo, di cattivo gusto».«L'Ikea è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine "famiglie" è in aperto contrasto con la nostra legge fondamentale (art. 29 della Costituzione Italiana; ndnick) che dice che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, in polemica contro la famiglia tradizionale, datata e retrograda».
Sarà, ma io trovo che in Italia siano ben altre le cose che - soprattutto agli occhi di un cattolico come Giovanardi e non solo - dovrebbero risultare ben più offensive e di cattivo gusto nei confronti della famiglia tradizionale e dei suoi valori, cui tuttavia non mi risulta sia corrisposto altrettanto allarme e pubblica riprovazione da parte del nostro sensibile sottosegretario con delega alla famiglia. Caso bunga-bunga a parte - perché esiste un procedimento giudiziario in corso - almeno sulle barzellette del proprio capo di governo un giudizio sarebbe stato almeno altrettanto opportuno e auspicabile, se non doveroso.
Sarà una questione di sensibilità selettiva.
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