domenica 23 marzo 2008

UN FATTO INTERIORE VOLUTAMENTE MEDIATICO



Magdi Allam, noto giornalista egiziano musulmano, vice-direttore del Corriere della Sera, si è convertito alla fede cristiana. Lo ha fatto in maniera clamorosa ed il battesimo gli è stato impartito da papa Benedetto XVI° in occasione della solenne veglia pasquale in San Pietro. La sua conversione ha avuto il massimo clamore mediatico ed è stata trasmessa in mondovisione.

Qualcuno ne è rimasto semplicemente sorpreso, qualcun'altro ha avuto perplessità od ha manifestato aperta critica per la pubblicità mediatica di un fatto che, di norma, dovrebbe interessare solo la propria coscienza, cioè solo la propria interiorità più profonda.

Anche io mi sono interrogato su questo. La lettera pubblica inviata dallo stesso Magdi Cristiano Allam (Cristiano è il suo nuovo nome da credente) sul Corriere della Sera di oggi, 23 marzo 2008, credo offra elementi importanti per comprendere meglio il significato di tanto clamore.
Eccone alcuni stralci:

"Caro Direttore, mi hai chiesto se io non tema per la mia vita, nella consapevolezza che la conversione al cristianesimo mi procurerà certamente un’ennesima, e ben più grave, condanna a morte per apostasia. Hai perfettamente ragione. So a cosa vado incontro ma affronterò la mia sorte a testa alta, con la schiena dritta e con la solidità interiore di chi ha la certezza della propria fede. E lo sarò ancor di più dopo il gesto storico e coraggioso del Papa che, sin dal primo istante in cui è venuto a conoscenza del mio desiderio, ha subito accettato di impartirmi di persona i sacramenti d’iniziazione al cristianesimo. Sua Santità ha lanciato un messaggio esplicito e rivoluzionario a una Chiesa che finora è stata fin troppo prudente nella conversione dei musulmani, astenendosi dal fare proselitismo nei Paesi a maggioranza islamica e tacendo sulla realtà dei convertiti nei Paesi cristiani. Per paura. La paura di non poter tutelare i convertiti di fronte alla loro condanna a morte per apostasia e la paura delle rappresaglie nei confronti dei cristiani residenti nei Paesi islamici. Ebbene oggi Benedetto XVI, con la sua testimonianza, ci dice che bisogna vincere la paura e non avere alcun timore nell’affermare la verità di Gesù anche con i musulmani"

"Ebbene mi auguro che dal gesto storico del Papa e dalla mia testimonianza (gli islamici convertiti, ndA ) traggano il convincimento che è arrivato il momento di uscire dalle tenebre dalle catacombe e di affermare pubblicamente la loro volontà di essere pienamente se stessi. Se non saremo in grado qui in Italia, nella culla del cattolicesimo, a casa nostra, di garantire a tutti la piena libertà religiosa, come potremmo mai essere credibili quando denunciamo la violazione di tale libertà altrove nel mondo? Prego Dio affinché questa Pasqua speciale doni la risurrezione dello spirito a tutti i fedeli in Cristo che sono stati finora soggiogati dalla paura"

Magdi Cristiano Allam


Ecco la versione integrale della lettera:

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