domenica 13 aprile 2008

EPPUR QUALCOSA CAMBIERA'

Sono convinto che queste elezioni segneranno una svolta politico-istituzionale significativa in Italia: non definitiva, ma sostanziale.

La prossima legislatura dovrà mettere mano alla riforma elettorale o dar luogo al referendum. Comunque un fatto rilevante.

Sarà comunque la fase finale della parabola di Berlusconi. Quindi di un passaggio significativo ulteriore.

Le nuove camere saranno costituite da gruppi più "omogenei", almeno nominalmente. Questo può essere considerato positivamente o negativamente, fatto sta che è una novità. Che avrà delle conseguenze.

Forse si creeranno le condizioni propizie affinchè l'attività di queste nuove camere, un po' per la loro maggiore omogeneità, un po' per l'auspicabile fine della contrapposizione frontale e di principio, possano lavorare perseguendo il loro più corretto fine: il bene del Paese.

La gravità della situazione e dei problemi da affrontare è tale da rendere possibile una reale consapevolezza condivisa della necessità di affrontarli al meglio.

Quello che conforta questi auspici è il considerare che non derivino dall'ottimismo (che non c'è, né ci potrebbe essere), ma , paradossalmente, da una sorta di necessarietà data dalla obiettiva difficoltà della situazione: siamo messi così male che è probabile che le cose possano, finalmente, volgere in senso giusto. Almeno politicamente.

La fine del "Berlusconismo" sarà sicuramente un bene per il Paese, ma soprattutto in riferimento alla fine della negatività dell'atteggiamento della sinistra nei confronti di Berlusconi, più che il contrario.

Ma forse sono sempre il solito ottimista.

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