mercoledì 15 ottobre 2008

IL GOVERNO CHE GOVERNA E CHE PIACE

Da Repubblica del 15/10/2008:

Il premier al massimo della fiducia
Tremonti, Gelmini, Brunetta: le star

Tra i partiti bene l'Udc e Di Pietro. Il Pd per la prima volta sotto il 30 per cento
di CLAUDIA FUSANI


"ROMA
- Un uomo solo al comando, si chiama Silvio Berlusconi: il 62 per cento degli italiani ha fiducia in lui come premier, come leader e come capo del governo."
"Lo dice il sondaggio Ipr marketing per Repubblica.it. Le interviste sono state effettuate il 13 e il 14 ottobre, hanno coinvolto mille cittadini italiani residenti in Italia e disaggregati per sesso, età ed area di residenza. Ha risposto il 93 per cento degli intervistati. Il sondaggio misura la fiducia anche nel governo (costante, 54%) e in ogni singolo ministro. Nella squadra di Palazzo Chigi, Giulio Tremonti strappa il trono a Roberto Maroni grazie a un balzo in avanti di cinque punti percentuale."
"Per la seconda volta Giulio Tremonti conquista il podio più alto (la prima fu a giugno) scalzando per un punto percentuale il collega dell'Interno Roberto Maroni. Il professore ha dimostrato, così almeno dice il sondaggio, di saper tenere dritta la barra nelle tempeste economiche e finanziarie di queste settimane. Soprattutto ha dimostrato che il suo pessimismo, quello per cui ha spiegato di aver blindato a luglio la finanziaria perché in autunno ci sarebbero state tempeste, era fondato e motivato. Gli italiani ricordano e lo premiano. E' sotto di un punto, ma costante rispetto al mese prima, Maroni che tiene duro su immigrazione, lotta alla criminalità e la spunta sul collega alla Difesa Ignazio La Russa circa l'impiego di militari lungo il litorale domizio per fronteggiare i casalesi."
"Renato Brunetta cresce di due punti percentuale (60% di gradimento), sale al terzo posto della classifica, a parità con il titolare della Farnesina Franco Frattini (60%), e si conferma in assoluto il più gradito della squadra di governo. A maggio era al palo, al 45%, tra i più bassi. A giugno, con la campagna sui fannulloni, era già schizzato al sessantuno per cento, secondo solo a Berlusconi."
"La lunga e drammatica trattativa sulla cessione a Cai della compagnia aerea nazionale, il pugno di ferro di Sacconi contro quello di velluto di Letta (non misurato in quanto non è ministro) non spostano il gradimento (58 per cento) nei confronti del ministro del Lavoro. Gradimento che addirittura migliora (di due punti fino ad arrivare al 54%) nei confronti del ministro Guardasigilli (Alfano, nda)."
"La giovane ministra della Pubblica Istruzione (la Gelmini, nda) mette a segno in questo mese il balzo in avanti più consistente,quattro punti (42%) contro i cinque di Tremonti. Eppure le città sono piene di cortei, manifestazioni e sit-in. Tutti contro "Santa Ignoranza" che ha il volto gentile del ministro."
"Il ddl sul federalismo non porta voti ai leghisti: Bossi e Calderoli, che di quella legge sono i depositari, restano stabili, anzi il Senatur scende di un punto. Piacciono, invece, la legge sulla prostituzione e quella sullo stalking (minacce telefoniche), fiori all'occhiello del ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna che guadagna due punti, arriva al 44 per cento e non era mai stata così in alto nei sondaggi di Ipr marketing."
"Il sondaggio questa volta cerca di andare oltre la semplice fiducia e di individuarne i motivi sulla base di quattro indicatori: determinazione, sincerità, competenza e capacità comunicativa. Combinando i risultati, vince alla grande Renato Brunetta: è il più sincero e il più determinato; è al secondo posto per la competenza e al terzo per la capacità comunicativa. Un trionfo. Lo segue Maroni, grande comunicatore, semplice, schematico, la concessione dell'occhialino rosso che non guasta. Tremonti risulta il più competente ma resta in fondo (rilevate solo le prime cinque posizioni) su sincerità e comunicativa."
Tratto da: http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/politica/sondaggi-2008/fiducia-governo/fiducia-governo.html

Fa una certa impressione già di per sé il consenso indiscutibile che sembra riscontrare l'attuale governo Berlusconi nell'opinione pubblica, ma registrarlo sulle pagine di un giornale come 'La Repubblica' fa più effetto ancora, perché dovrebbe esser voce degli oppositori di Berlusconi.
Evidentemente non possono negarlo nemmeno loro.

Non si possono negare nemmeno le motivazioni che possano render tanti non proprio entusiasti di un premier come Berlusconi. Ma che il suo sia un governo vero, che sceglie cosa fare e lo fa (a prescindere dal giudizio di merito su quello che fa), non ci sono dubbi. Ed è per questo che piace. Piace forse soprattutto per il contrasto con l'esperienza precedente del fu governo Prodi. E trova conferma in quel che mostra di sé l'attuale governo ombra: un governo ombra che più ombra non si può (e con il gradimento in costante calo).

Forse dunque anche molti suoi oppositori pensano che, ora, sotto sotto, sia il meno peggio di quanto ci potesse capitare. Almeno fino a quando tornerà la voglia, la motivazione, la capacità di credere in una alternativa valida. Che è lontana all'orizzonte.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

il financial times, non liberation, il financial times, dati alla mano, paragona la libertà di stampa e di informazione italiana a quella della corea del nord.
scommetto che i tigì silvio non l'hanno detto.
por'italia..
sveglia! altro ché "moderare" i commenti, sveglia!

nicknamemadero ha detto...

Anche il FT, per la verità, ha recentemente riconosciuto le cose sostanzialmente confermato quanto emerge dal sondaggio IPR. Questo non significa voler 'amare' questo governo, ma significa prendere atto di alcune cose: questo governo riesce a dare almeno l'impressione di saper affrontare problemi reali e sentiti dalla gente. La sveglia, dunque, se la dovrebbe dare chi non vuole capirlo.
PS: cambiare un governo, si può. Cambiare un popolo, no.

nicknamemadero ha detto...

cancellare 'riconosciuto le cose' dal commento precedente. Grazie