Prendiamo in esame la scuola elementare. Il suo programma di insegnamento comprende le basi, le fondamenta della grammatica, della matematica, della storia, della geografia, delle scienze. Sono nozioni tanto importanti quanto semplici.
Per quale ragione si dovrebbe ritenere che se queste medesime cose semplici ad insegnarle è un singolo maestro (come avvenuto fino al 1990), anziché tre come ora col "modulo"(diversi insegnanti divisi per argomento: uno la grammatica, l'altro la storia e geografia, ad es., magari a rotazione, con metodi d'insegnamento difficilmente omogenei), ciò dovrebbe rappresentare un peggioramento della qualità dell'insegnamento? O non è forse il "modulo" solo un inutile spreco di insegnanti, oltreché una controproducente confusione e deresponsabilizzazione del ruolo dell'insegnante?
giovedì 2 ottobre 2008
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