«La sinistra ha perso totalmente il rapporto con chi lavora e ora lo sta perdendo anche con gli studenti. Bisogna dirlo con chiarezza: il disastro dell'istruzione in Italia è figlio delle logiche culturali della sinistra contro il merito e la competitività. Per decenni scuola e università sono state usate come distributori di posti di lavoro, di clientele e magari di illusioni».«Quando Veltroni è diventato leader del Pd, ci ho creduto anche io: ho sperato che questo Paese potesse cambiare veramente con un progetto bipartisan. Che potesse essere riformato, abbandonando le vecchie posizioni ideologiche e sindacali responsabili del declino dell'Italia. Speravo che Veltroni si ispirasse alla lezione di Tony Blair. Purtroppo, oggi parla come un rappresentante dei Cobas». «Si è schiacciato sulle posizioni più conservatrici su ogni argomento. Guardi, le dirò qualcosa che non si attende: il mio punto di riferimento è quello che sta facendo Barack Obama in America »«Sta proponendo per la scuola americana provvedimenti simili ai nostri, penso soprattutto agli incentivi al merito per gli insegnanti. E anche lui vuole razionalizzare le scuole sul territorio per destinare i risparmi alla qualità dell'istruzione. E poi, la possibilità per tutti, anche per chi non si può permettere le università costose, di aver una istruzione di qualità. Questo è un vero, coraggioso riformatore: non certo il leader del Pd»«I primi a vivere il disagio della scuola esistente sono proprio i professori, pagati con stipendi da fame e proletarizzati da sinistra e sindacato. E poi, il 30% dei risparmi realizzati, 2 miliardi di euro, sarà utilizzato per pagare meglio i professori sulla base del merito».«Bisognava anche riportare tutti alla realtà. Dire che la gestione allegra del denaro pubblico è finita. E dunque, prima si eliminano gli sprechi. Poi, ma soltanto dopo, si potrà reinvestire in qualità. Questo per quanto riguarda la scuola. Per l'università il 2009 non prevede particolari tagli. Qualche problema potrà esserci dal 2010 ma abbiamo tempo sufficiente per discuterne con chi vuol farlo seriamente».
Maria Stella Gelmini
Tratto da:
http://www.corriere.it/politica/08_ottobre_27/scuola_gelmini_intervista_2c9d1c82-a3f1-11dd-b65a-00144f02aabc.shtml
lunedì 27 ottobre 2008
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2 commenti:
nik...bello mio,
ti suggerisco un articolo di oggi (però il link lo cerchi tu...please) nuovi dati Ocse sulla scuola, le scuole primarie emiliane sono ancora giudicate le migliori al mondo!
qualsiasi riforma della scuola dovrebbe passare da qui.
Che le nostre primarie siano attualmente il miglior livello tra quelli del nostro sistema scolastico è vero e noto. Ciò non toglie che la riforma Gelmini introduca norme a mio avviso corrette, opportune e razionali. A maggior ragione di ciò che dici sarà necessario un intervento riformatore ancor più radicale sulle superiori e sull'università (allo stato attuale ci sono solo tagli di spesa ed apertura alla istituzione di fondazioni).
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