lunedì 23 marzo 2009

AUGURI A PAOLO GARIMBERTI


La situazione del mercato televisivo ed editoriale italiano è certamente fortemente distorta e sbilanciata, frutto di una situazione nata e cresciuta troppo rapidamente e in mancanza di regolazione e razionalità.

Ma il vero scandalo, secondo me, non è avere Rete4 anziché Europa7 (possibile che Francesco Di Stefano sia il salvatore della pluralità televisiva in Italia?), non lo è la situazione che ha portato Mediaset a mantenere tre reti analogiche (reso possibile non per far un favore a Mediaset, ma per far si di mantenere lo status quo della tv pubblica), non lo è la situazione di monopolio televisivo privato in Italia di Mediaset (a parte La7, ma non è presente in Italia anche un certo Murdoch?), bensì l'avere un servizio pubblico scandalosamente lottizzato e inefficiente, sproporzionato (tre reti pubbliche sono troppe), per il quale si è costretti a pagare una tassa che per molti aspetti è un balzello, che incassa molto e spreca in misura maggiore, senza qualità, senza garantire una adeguata e corretta informazione (a parte lodevoli eccezioni, come Report), che non innova, che non sfrutta le sue notevoli capacità produttive.

Lo scandalo è dunque la RAI, cioè la nostra televisione pubblica.

Auguri a Paolo Garimberti.

PS: Che poi Berlusconi, e solo lui, in quanto presidente del consiglio, possa "controllare" un mastodontico bordello simile (dove ognuno risponde a qualcuno) è una vera fesseria, che solo per manifesta malafede o stupidità qualcuno può sostenere.

Nessun commento: