martedì 24 marzo 2009

LA STAMPA ITALIANA E LA CRISI

Joaquin Almunia, commissario europeo all’Economia, parlando l'altro ieri al German Marshall Fund a proposito della grave crisi internazionale, ha esposto i rischi dell'attuale situazione economica, sostanzialmente affermando tuttavia il suo ottimismo, motivato dalla convinzione che l’Europa abbia i mezzi per riuscire a superarla. Il commissario ha ricordato che la Ue ha già «messo a punto piani di salvataggio per l'Ungheria e la Lettonia; con la Romania sono stati avviati i negoziati». Certo - ha ribadito - «possiamo aspettarci altre crisi, anche nella zona euro, ma abbiamo anche gli strumenti tecnici e politici per risolverli, e per non lasciare che la crisi diventi una questione a cui non ci si può opporre». Gli ipotetici rischi maggiori - ha spiegato Almunia - potrebbero riguardare «quei Paesi Ue che non hanno consolidato le finanze pubbliche prima della crisi, come Italia e Grecia, i due esempi più conosciuti», dove il debito pubblico è tra i più alti d'Europa, ma anche quegli Stati membri «dove il debito pubblico cresce molto rapidamente a causa degli sforzi per il sostegno alle banche e allo stimolo fiscale».

Le parole di Almunia sono state tuttavia riportate da pressocché tutta la stampa italiana in termini assai negativi e allarmistici per l'Italia: l’Italia tra i Paesi a rischio, l’Italia come la Grecia, l’Italia in bilico, l’Italia che non ce la fa, l’Italia prossimo focolaio della crisi. In particolare, La Repubblica ha titolato: "Almunia: Ci saranno altre crisi, anche l'Italia tra i paesi a rischio".

Tale catastrofismo, evidentemente ritenuto eccessivo e fuori luogo, ha costretto la portavoce di Joaquin Almunia, Amelia Torres, a dichiarare il giorno successivo: "Almunia non ha detto quello che leggo (sulla stampa italiana, nda) in particolare su La Repubblica, e d'altra parte le parole che vedo nel titolo non appaiono nell'articolo". Secondo la portavoce si è trattato di una "estrapolazione fatta per articoli tendenziosi. La situazione è abbastanza grave e i mercati sono gia' abbastanza agitati, non è serio né responsabile comportarsi in questo modo". Almunia non ha mai detto ieri che "l'Italia è a rischio", ma secondo quanto riporta la portavoce il commissario avrebbe detto che "ci sono alcuni Paesi che in passato non hanno fatto gli sforzi necessari per le finanze pubbliche e che ora hanno ancora un debito elevato che permette pochi margini di manovra, ma in questo non c'è nulla di nuovo". Ripeto, ha detto Torres, "dalla stampa trovo poca serietà e poca responsabilità". Torres ricorda poi che il consiglio Ecofin ha già preso una posizione sulla situazione italiana e sui provvedimenti presi esprimendo un giudizio favorevole.

Oggi, da Bruxelles, il commissario Ue agli Affari economici Joaquin Almunia, interpellato su questo episodio, ha dichiarato (Adnkronos/Aki): "Oggi non creo un'altra occasione perche' la stampa cambi le mie parole". "Temo molto a intervenire su questo argomento. Quanto ho detto l'altro giorno lo avevo detto e scritto piu' volte". "I media italiani hanno fatto in modo che non mi riconoscessi sugli articoli pubblicati, la mia posizione sull'Italia e' la stessa e domenica ho ripreso cose che ho scritto e detto piu' e piu' volte"

Nessun commento: