lunedì 9 marzo 2009

VIVERE BENE A CINQUANT'ANNI



Inès de la Fressange, donna colta, bella e raffinata, ma soprattutto intelligente, saggia, piacevole e spiritosa.



«Il mio segreto? Mai voltarsi indietro. Pensare che tutto fosse meglio nel passato è deleterio. Ma anche non interessarsi ai giovani e alle novità è sbagliato. Guardo i negozi con occhi diversi, scoprendo la moda più adatta alla mia età, senza scivolare nel ridicolo. Quindi faccio una scelta fra i capi che si possono mettere e poi li mischio con accessori che li valorizzino. L'entusiasmo e il desiderio fanno parte della giovinezza».


Come ci si deve vestire a cinquant’anni?

«Un bel paio di scarpe e una bella borsa sono il primo passo per trasformare la silhouette. Il tubino nero,con il collo alto, sta bene a tutte. Meno si scopre meglio è. Troppi bijoux, pellicce vistose e altri segni di ricchezza esasperata invecchiano. Bisogna continuare a comprare capi giovani, come T-shirt, blouson, jeans da Mango, Zara e H&M. Non c’è niente di peggio che rinchiudersi nella propria catagoria. Importante, poi, essere sempre in ordine: capelli puliti, unghie impeccabili, un buon profumo. Mai esagerare con il fondotinta che incartapecorisce il viso. E soprattutto avere denti bianchi. Tolgono vent’anni. Meglio investire in un trattamento sbiancante che fare iniezioni di Botox. Un bel sorriso non ha età».

Perché dice di avere sempre sempre voglia di un maglione blu?

«Tutti sono più belli con un golf blu: donne, uomini, bambini. La mia amica Amina Rubinacci me li fa su misura. Ma io sono sempre alla ricerca di quello perfetto».

Lei è sempre stata sottile o da giovane ha fatto la fame per mantenersi in linea?

«Mangio poco di tutto. Sarei un’ipocrita se dicessi che seguo una dieta. Ho la fortuna di non ingrassare. Comunque, invecchiando, un po’ di rotondità serve a riempire le rughe».

Fa sport?

«No, ma dovrei, non basta essere magre a cinquant’anni, bisogna essere toniche».

Come si mantiene giovane?

«Accettando di invecchiare e dormendo molto. Ogni tanto mi ritaglio una giornata in cui non fare nulla. Libera la testa. Star bene con se stesse e ridere sono gli sport quotidiani che cerco di praticare con assiduità».

E’ vero che ha un nuovo compagno? (il marito di cui era innamoratissima - l’avvocato napoletano Luigi D’Urso, il padre delle sue figlie Nine e Violette (15 e 10 anni) - è morto improvvisamente tre anni fa, nda)

«Sì, da poco, tanto che non ne ho ancora parlato con nessuno. È Denis Olivennes, 48 anni, divorziato, tre figli (direttore generale e editoriale del “Nouvel Observateur”, n.d.r.). Ci conoscevamo di vista. Poi quest’inverno ci siamo frequentati con i nostri ragazzi in montagna. Lui ha cominciato a corteggiarmi con discrezione: messaggini, fiori... Voilà è nata la storia».

Per una donna della sua età con figli, un uomo accanto è fondamantale?

«Per i ragazzi è fondamentale essere circondati d’amore e di gioia, quindi avere una mamma felice è una bella cosa».

Che cosa manca agli uomini cinquanta-sessantenni di oggi?

«Niente. Certe donne sono troppo esigenti, aspettano puerilmente il principe azzurro, affascinante e con mille qualità. Tutte possiamo trovare l'anima gemella, basta volerlo».

A cinquant’anni si può star bene anche da single?

«Sì, ma non senza amiche. E non senza allegria, generosità e una buona dose di senso dell’umorismo».


L'articolo completo di Antonella Amapane sulla Stampa:

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