venerdì 10 aprile 2009

L'ATTEGGIAMENTO RIVOLTANTE

Di fronte ad un terremoto ancora non terminato, con distruzione, morte, gente senza casa, senza lavoro, bisognosa di tutto, con tanti begli esempi di dignità umana e di coraggio da parte di tanta povera gente anche se sofferente, ma anche di straordinario altruismo e dedizione da parte dei tanti volontari e di tutti i soccorritori più o meno istituzionali (encomiabili come sempre, ma stavolta molto ben organizzati e diretti: scusate se è poco), con la voglia e la giusta speranza, subito dopo la disperazione, di voler ricominciare, di rifare tutto e meglio, l'atteggiamento di chi non trova di meglio da fare che le solite polemiche false e pelose sui 'ritardi' dell'intervento, sul mancato ascolto di chi 'sapeva', sulle presenze di Berlusconi sul posto ogni giorno (ma viva la faccia! tanto se se ne stava a Roma erano critiche anche peggiori), della nonnetta al Tg5 che 'fa lo spot al governo', del piano casa che 'meno male ancora non c'era altrimenti sai quanti altri morti', della ricostruzione che verrà che 'chissà che schifo costruiranno, peggio di prima', 'tanto siamo italiani', a me fa rivoltare.
Non solo come italiano. Ma come persona.
Lasciatevelo dire: fate schifo.

Un'altra cosa: il disfattismo ed il pessimismo come atteggiamento mentale lo trovo in queste circostanze alquanto inopportuno, oltreché odioso e scarsamente utile alla collettività.

Vi auguro che, se mai un giorno ne abbiate bisogno, non troviate gente come voi.


PS: Altra cosa sono le giuste polemiche come quelle sui crolli degli edifici pubblici anche recenti: infatti sono oggetto di indagine della procura.

4 commenti:

pietro ha detto...

mi sembrano comprensibili le critiche ad un piano casa che si era dimenticato di inserire il rispetto delle normative antisismiche tra i requisiti per accedere ai relativi benefici, fatto confermato dalle parole di Scajola:

Dice Scajola: «Credo si debba considerare che in molte aree del Paese ci sono costruzioni carenti dal punto di vista sismico». Il ministro ha quindi sollecitato l`introduzione di misure di protezione antisismica tra le regole che dovranno essere rispettate per accedere ai benefici del piano casa. Norme che sono già state introdotte con un decreto legge varato dal Consiglio dei ministri nel 2003.
fonte:
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=35804468
Per il resto il cenrtrodestra nel caso del terremoto in Umbria era stato molto meno comprensivo nei confronti di Prodi, ma molti fingono di essersene dimenticati.......

nicknamemadero ha detto...

Caro Pietro, l'efficacia dell'intervento della protezione in occasione di questa tragedia ha sorpreso molti, me compreso. Ti ricordo che la ristrutturazione radicale della protezione civile è frutto di un decreto del 2001 del governo Berlusconi di allora. Quanto al famoso piano casa, se ne sono dette tante e troppe: si tratta di una semplificazione della prassi per opere edilizie consentite anche ora, certificate da un tecnico competente e responsabile, mentre il famoso ampliamento possibile del 20-30% riguarda le ricostruzioni totali di vecchi edifici (secondo le normative attuali): dunque già di per sé un miglioramento strutturale anche, ma non solo, dal punto di vista antisismico. Comunque ben vengano critiche fondate e sensate come la tua.

Pietro ha detto...

Fortunatamente le esperienze precedenti hano fatto della protezione civile italiana una macchina abbastanza ben funzionante, il problema dell'adeguamento strutturale di una costruzione esistente non è risolvibile in modo economicamente fattibile se c'è un aumento della cubatura, qualunque ingeniere ti può spiegare che l'unico sistema abbastanza economico per rendere antisismico un edificio esistente è una riduzione della massa, cioè in pratica abbassarlo di un piano.
Costrure un piano addizionale ad una casa e renderla contemporaneamente antisismica costa di più che abatterla e costruirla di nuovo.
Se in italia ci fosse una mentalità meno statalista una soluzione sarebbe detassare integralmente gli interventi di adeguamento e le assicurazioni contro i cataclismi, e contemporaneamenteuna legge che tolga a chi non fa il possibile per adeguare la propria abitazione ogni diritto a risarcimenti o aiuti da parte dello stato in caso di terremoto.
SI chiama responsabilità personale, se per esempio le case abusive costruite sulle pendici del vesuvio fosssero travolte da un eruzione perchè si dovrebbero usare i soldi delle tasse che pago io per risarcire chi è abbastanza incoscente da prendersi un rischio del genere?
Già mi ha irritato notevolmente la notizia che lo stato pagherà in titoli di stato il 50% delle obblgazioni Alitalia comperate da investitori quando gia si sapeva da 20 anni che alitalia era un cadavere ambulante.
Con questo genre di decisioni i politici si fano belli con i soldi degli altri dimenticando cje un pubblico amministratore è un servitore, non un padrone.......

nicknamemadero ha detto...

Pietro, mi sembra di cogliere alcune inesattezze ed errori nel tuo ragionamento: 1) l'ampliamento di una cubatura non è affatto detto che debba comportare un piano aggiuntivo, ma una semplice ampiamento della sua superficie; 2) gli ampliamenti sono consentiti SOLO in caso di ricostruzione ex novo di un vecchio edificio precedente, dunque anche la tua seconda obiezione viene a cadere. Quanto invece alla detassazione sugli interventi di consolidamento e sulle assicurazioni contro gli eventi naturali mi sembra una proposta assolutamente sensata e condivisibile (e non è detto che non lo sia da parte del governo). Sulla questione degli edifici abusivi in zone a rischio non posso che darti ragione, ma non so che soluzione si potrebbe rendere effettivamente praticabile per gli edifici abusivi già condonati.