giovedì 14 maggio 2009

L'importante è fare informazione corretta

Sul governo attuale, a proposito del terremoto in Abruzzo, se ne sono dette tante già a partire dalle prime fasi di soccorso. Cui poi tuttavia, come è stato riconosciuto da tutti, anche all'estero, si è dato atto di essere stato sufficientemente rapido, efficiente e ben gestito.

Le ultime polemiche hanno riguardato la ricostruzione delle case ed in particolare i fondi destinati a tale scopo e spettanti al risarcimento di chi ha perso la casa a seguito del terremoto. Il tono delle polemiche è stato grossomodo riassumibile con una critica complessiva alla incapacità del governo di far fronte a questi problemi: "non ci sono fondi", "quei pochi fondi reali arriveranno ai destinatari solo tra quindici anni" , "la gente dovrà continuare a pagare il mutuo della propria casa crollata", "si riconoscerà un tetto di 150 milioni di euro come tetto massimo a prescindere dall'entità reale del danno", ecc.ecc. Coloro che avanzavano tali critiche lo facevano sicuramente per fare 'corretta' informazione, giammai per polemizzare con l'attuale governo Berlusconi.

Bene. Seguendo lo stesso principio di voler 'correttamente' informare, riporto lo specchietto degli emendamenti al DL Abruzzo presentati dall’esecutivo su cui la commissione Ambiente del Senato inizierà domani le votazioni. (Il via libera è previsto entro venerdì).

CONTRIBUTO 100% SU PRIMA CASA: copertura totale per le spese di ricostruzione e riparazione per la prima casa o per l’acquisto di nuove abitazioni sostitutive di quella principale distrutta, danneggiata o dichiarata inagibile.

MUTUI: le famiglie con la casa distrutta dal terremoto potranno liberarsi del mutuo e l’onere di restituire il prestito passerà allo Stato, con un tetto massimo però di 150mila euro.

SINDACI: i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma saranno responsabili della ricostruzione dei centri storici e dovranno definire i piani di ricostruzione.

ASSUNZIONI PROTEZIONE CIVILE: per affrontare l’emergenza terremoto la Protezione civile potrà ampliare l’organico con 50 assunzioni e promuovendo nuovi dirigenti.

IMMOBILI PUBBLICI: via libera a una task force per gli interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneggiati dal sisma.

(fonte La Stampa: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200905articoli/43680girata.asp )


Dunque, una volta approvati questi emendamenti, il contributo pubblico per la ricostruzione della prima casa distrutta dal terremoto coprirà il 100% delle spese sostenute, essendo «determinato in ogni caso in modo tale da coprire integralmente le spese occorrenti per la riparazione, la ricostruzione o l’acquisto di un alloggio equivalente». Inoltre il governo, con un emendamento al Dl Abruzzo, dopo le polemiche degli ultimi giorni sulla copertura finanziaria, stanzia altre risorse e concede ai terremotati dell’Aquila lo stesso trattamento già fornito in occasione del terremoto dell’Umbria e del Friuli Venezia Giulia.

«I soldi ci sono», assicura il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi «per ora sono sufficienti, senza mettere le mani nelle tasche degli italiani», aggiunge soddisfatto il premier, anche senza far ricorso alla scudo fiscale, operazione che, prosegue Berlusconi, sarà valutata «quando sarà il momento».Peccato solo che, con riferimento anche sulle voci di presunte incomprensioni con il ministro del tesoro, «Con Giulio Tremonti non ho mai litigato, mai come in questi ultimi tempi ho visto che invece di informare si tende a disinformare».

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