mercoledì 29 luglio 2009

Gelmini: mi batterò per una scuola italiana di qualità


«L’intervento di Paola Goisis (deputata della Lega; ndnick) in commissione Cultura durante la discussione sulla proposta di legge del presidente Aprea (presidente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione e relatrice della riforma per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche; ndnick) era molto articolato, toccava diverse tematiche e conteneva tra l’altro osservazioni interessanti e assolutamente condivisibili. Come ad esempio quella di favorire un legame più stretto tra i docenti ed il territorio nel quale operano». «Sostenere che il partito di Umberto Bossi propone test di dialetto per i professori, sic simpliciter, è, come dice il capogruppo leghista Roberto Cota, una bufala». «Nella scelta degli insegnanti la stella polare per il governo resta quella della loro preparazione e della loro cultura. Sono insegnanti bravi o no? Tutto il resto viene dopo. Detto questo, non escludo si possa valutare il fattore della rappresentanza territoriale, inserendo accanto agli altri criteri quello della residenza. Si tratta soltanto di ipotesi e prima di essere attuate vanno sciolti tutti i dubbi giuridici». «Occorrono un ampio confronto ed una riflessione che potranno poi rientrare in un progetto più ampio di riforma dei programmi e del meccanismo di selezione per i docenti. Non vedo che cosa ci sia di sbagliato nell’idea di inserire nei programmi di studio elementi che riguardano il territorio, le tradizioni e la cultura locale. Ovvio che questo vale per il Nord e per il Sud allo stesso modo». «Basta con il viavai dei professori che cambiano scuola ogni anno, facendo la spola da una regione all’altra, da una città all’altra. Voglio rivedere questi meccanismi. Ovvio che faremo attente verifiche ma il mio obiettivo è quello di sostenere la continuità didattica, voglio chiudere l’epoca degli insegnanti stagionali». «La vicenda della mozione della giunta di Vicenza (che intendeva bloccare l'afflusso di un gran numero di presidi provenienti dal sud nelle regioni del nord; ndnick) dimostra come queste preoccupazioni attribuite sempre e soltanto alla Lega siano in realtà comuni a tutte le forze politiche presenti in quelle zone. Ricordo infatti che quella mozione è stata sostenuta prima di tutto dai rappresentanti del Partito democratico. Dunque, se una questione settentrionale esiste non riguarda soltanto il partito di Umberto Bossi, ma tutti i cittadini e dunque tutte le forze politiche». «Le rivendicazioni localistiche non hanno più senso in epoca di globalizzazione. I rettori che oggi si lamentano (della classifica stilata dal ministro sui livelli di eccellenza delle università italiane; ndnick) invece di piangere devono rimboccarsi le maniche e darsi da fare per ottenere risultati migliori. L’unico criterio di cui abbiamo tenuto conto è stato quello della qualità sulla base di indicatori internazionali che hanno dato un risultato oggettivo. Anche in questo caso non è vero che il Meridione sia stato penalizzato. Sono state promosse molte università al Sud e molte sono state bocciate al Nord».

A settembre la scuola riparte, le novità della riforma sono molte. Che cosa si aspetta?
«Non mancheranno quelli che faranno opera di terrorismo sulle famiglie. Ma io non intendo farmi condizionare da minoranze rumorose. Mi batterò per riportare la scuola italiana a livelli qualitativi competitivi in Europa e nel mondo».

Brani tratti dall' intervista a Maria Stella Gelmini, ministro dell'Istruzione, sul Giornale.

Nessun commento: