
Roma, 11 set. (Apcom) – “Sarebbe meglio che la smettesse di alzare i toni. Questo scontro va a finire che farà male a tutti e due, ma credo che ad uscirne peggio sarà lui”. Il messaggio, molto chiaro, viene fatto trapelare da un uomo molto vicino e Berlusconi. Il destinatario è un altrettanto chiaro Fini: “Non mollerà la presa”, assicurano i suoi. Ma da palazzo Grazioli spiegano che il silenzio di oggi del premier non è sintomo di debolezza ma solo un nuovo tentativo di “fare buon viso a cattivo gioco” in attesa di un confronto diretto (domani ci sarà un primo contatto tra i due) che ormai manca da molto tempo.
Se non fosse per i precedenti – “non si fonda un partito da un predellino” seguito dall’entrata di AN nel PDL – si direbbe una cosa seria: certamente stavolta Fini ha deciso di uscire in campo aperto per giocare la sua partita, dunque dovrà mostrare le sue carte (se ce l’ha).
Altrimenti non capisco proprio a che gioco stia giocando.
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