lunedì 21 settembre 2009

La dittatura delle libertà


«Un professionista professa la propria attitudine lì dove il mercato te lo consente, senza i limiti degli stupidi snobismi. Berlusconi si occupa a 360 gradi di tutto lo scibile, impossibile non incrociare il suo mondo. Questo non significa che non si possa mantenere la propria indipendenza autoriale. Il problema di Placido si porrebbe se Berlusconi gli censurasse il film. Altrimenti evviva tutti e due. Peraltro conosco segretari di partito duri e puri che pubblicano con Mondadori, altri che fanno programmi con Endemol. Io sono felice di essere un incongruente dichiarato». «Dalla Rai mi cacciarono e dopo cinque anni a La7 sono stato invitato ad andare. A Mediaset mi hanno voluto con il mio piglio da privatista, senza le logiche paludate della tv di Stato. Ma allo scadere del contratto, alla fine del 2010, potrei anche tornare in Rai dove ho lavorato per 15 anni e dove resistono grandi professionalità nonostante la deriva progettuale che frena l’Azienda».


Piero Chiambretti - che debutterà stasera su Italia 1 con la sua nuova trasmissione "Chiambretti nights" - dixit

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