mercoledì 16 dicembre 2009
Il nemico perfetto
Fino a qualche tempo fa pensavo che questi anni sarebbero stati ricordati come l’era del berlusconismo. Un periodo in cui il costume ha subito mutazioni profonde, la politica si è personalizzata, i media sono stati militarizzati, la Tv è diventata sempre più volgare, il privato ha invaso la sfera pubblica, i rapporti fra le istituzioni si sono ingarbugliati. Un periodo in cui la figura del leader politico è cambiata profondamente: non più espressione di un partito e di un’ideologia, ma personaggio carismatico che trae il suo consenso dal rapporto con la «gente».
Ma molti dei caratteri che si è soliti associare al berlusconismo si sono manifestati ben prima del suo avvento e non solo in Italia.
(...)Ecco perché, oggi, penso invece che lo specifico del ventennio 1992-2013 gli storici del futuro lo troveranno semmai nell'antiberlusconismo, inteso come imperativo etico e come stato d’animo collettivo.
articolo completo di luca ricolfi
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