sabato 9 gennaio 2010
Odio il cinema 3D. Avatar compreso
"A me i film in 3D dove ti devi mettere gli occhiali da sole non sono mai piaciuti. È come se ti volessero obbligare a leggere Guerra e Pace in braille anche ci vedi benissimo. Non solo. A me non piacciono nemmeno i film di fantascienza, quelli con le astronavi e la gente alla quale per qualche strano motivo sono venute le orecchie a punta e degli strani bernoccoli sulla fronte. A me piace la fantascienza alla Philip Dick, quella di Blade Runner dove Harrison Ford ha il suo bell’impermiabilino classico e i robot sono gente come noi. Insomma, una fantascienza più credibile di quella da favola naturista che ci vuole raccontare James Cameron con il suo Avatar. Gli ci sono voluti per farlo 489 milioni di dollari, che probabilmente recupererà presto." (...) "Il cinema fin dalla sua nascita ci ha trasportato in tantissime dimensioni diverse e sicuramente ben oltre la terza." (...) "La terza dimensione non ci fa sentire come se fossimo veramente dentro la realtà del film, piuttosto trasforma la nostra esperienza visiva ed emotiva in un’esperienza artificiale." (...) "Non sto a farla tanto lunga e non voglio dirvi proprio tutto, se no rischiate di non voler più andarlo a vedere il film, mettendo in pericolo i guadagni di Cameron e le prospettive per un inevitabile sequel." (...) "Comunque è sicuramente un film che va visto. Non fosse altro per poter dire a coloro che per caso non lo vedranno che non avranno perso troppo. Anche perché un secondo costruito con 2400 ore un po’ noioso lo è per forza (Per ogni secondo del film, che dura due ore e mezzo, sono state necessarie 2400 ore di computer. Quindi in totale 21.600.000 ore di computer). Se il futuro sarà tutto a tre dimensioni, come dice e spera James Cameron, chi era abituato ad avere più spazio nella propria fantasia dovrà abituarsi. Io, intanto, sto pensando di fargli causa. Uscendo dalla sala ancora in uno stato tridimensionale, ma privato degli occhiali scuri, ho pensato che la vetrata del cinema fosse ancora virtuale sbattendoci la testa contro."
Il resto della godibilissima recensione di Francesco Bonami
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2 commenti:
Si, la recensione è divertente. Ma viene da chiedersi perché il Riformista ha mandato a vedere Avatar 3D negli USA uno cui non piacciono i film 3D e cui non piace la fantascienza "commerciale".
Ineccepibile... ;)
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