martedì 11 maggio 2010
Chi è il buono e chi il cattivo?
Della serie: chi è il buono e chi il cattivo? Questa lettera inedita coraggiosamente pubblicata sul Riformista è un caso esemplare per porsi questo tipo di domanda: perché è scritta da un personaggio controverso come Oriana Fallaci, perché mette in luce aspetti della gloriosa "Resistenza" che tanti vorrebbero nascondere, perché rivela come non si possa dividere il mondo tra buoni e cattivi solo in base al loro dichiararsi "fascisti" o "comunisti".
Un caso esemplare. Per imparare a pensare (nel senso di usare il cervello) senza lasciarsi cadere nei facili schematismi dei luoghi comuni.
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