In Italia la libertà d'espressione è in pericolo. Anche sui siti blog.
Ma non per qualche nuovo disegno di legge liberticida.
Non per l'instaurazione di un nuovo regime dittatoriale.
Non per colpire la solita avanguardia progressista di sinistra.
Non per colpire le frange estreme e violente.
Non per difendere la nostra democrazia.
Niente di tutto ciò, ma per una questione che pare difficile considerare diversamente da un atto di chiara intolleranza alla critica da parte di una categoria che - con tutta evidenza - possiede i mezzi e la ferma determinazione di far valere questa sua intolleranza con forza, efficacia e rapidità.
C'è solo da augurarsi che tutti i sinceri difensori della libertà d'espressione sappiano trovare il modo e la forza di manifestare i loro encomiabili principi di libertà anche in questo caso. La censura e la repressione del pensiero altrui - se espresso in modo non violento - è sempre un fatto odioso. Soprattutto se la censura viene richiesta da parte di chi tale mezzo controlla ed esercita.
Anche potendo non condividere nel merito i post e le critiche espresse nel caso specifico, non è possibile non condividere la solidarietà a il Legno Storto per il suo diritto di esercitare la sua libertà di espressione nei termini in cui l'ha fatto.
domenica 4 luglio 2010
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