Di sicuro Gheddafi, quando arriva in Italia, si sente a casa sua. Nel senso che si ritiene in diritto di fare e dire tutto ciò che vuole. Merito, evidentemente, dei suoi ospiti che lo mettono nelle condizioni di farlo. Si dice che questo sia in rapporto e giustificato dai grandi benefici diplomatici ed economici che ne ottiene l'Italia.
Non so voi, ma io da cittadino italiano provo un certo disagio per certi eccessi della diplomazia. Soprattutto se non necessari.
La domanda vera infatti è: non è possibile ottenere i medesimi successi diplomatici e economici senza eccedere nel laissez faire e nell’accettazione condiscendente di qualsiasi richiesta circense?
Tanto per dire, Gianfranco Fini in missione da ministro degli esteri in terra libica si è dato da fare al massimo nell’interesse nazionale, ma si è anche rifiutato di aspettare oltre i limiti del lecito Gheddafi all’appuntamento nel suo precedente viaggio in Italia.
1 commento:
Eh già, quando c'era Lui...
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