"C’è la storia di una casa a Montecarlo, frutto di una donazione ad An di una ricca ereditiera, che è finita nel mirino della procura della Repubblica di Roma dopo alcune decine di articoli sui giornali avversi a Fini che si sono occupati di una strana compravendita e di un singolare contratto di affitto. Ci sono resoconti di colloqui fra il presidente della Camera e un dirigente della Rai in quota An che vengono rivelati per dimostrare l’esistenza di una indebita pressione della terza carica dello Stato a favore sempre del fratello della sua compagna. C’è infine lo stillicidio di interviste e dichiarazioni dell’ex fidanzato della signora Tulliani, quel Gaucci noto per aver guidato il Perugia calcio ma soprattutto per le traversie giudiziarie e la fuga all’estero, che racconta di appartamenti regalati, di quadri sottratti e di schedine miliardarie dell’Enalotto. Tutto questo si chiama «trattamento Boffo» con il quale si cerca di chiudere la pratica Fini esattamente come era stata risolta l’eresia del direttore dell’Avvenire. Al coro colpevolista si è anche aggiunto Antonio Di Pietro, timoroso della concorrenza dei finiani nel bacino elettorale di destra nel quale l’ex pm spera sempre di pescare.
"C’è una morale in tutto questo. Dietro i presunti scandali c’è la politica."
"Gli oppositori del premier finiscono sulla gogna mediatica. L’elenco è impressionante. Leggo che sono state preparate schede informative su tutti i deputati finiani per poter personalizzare la campagna di riconquista. Schede o dossier? C’è da tremare a pensare che questa è la prima avvisaglia della prossima campagna elettorale. Con lo stesso spirito con cui molti di noi negli anni scorsi hanno invitato la sinistra a guardare oltre lo «scandalo Berlusconi» per indagare attorno alla sostanza politica del fenomeno che porta il suo nome, oggi possiamo sollecitare una discussione sul «finismo» oltre la coltre infamante delle attuali campagne stampa delegittimanti. Parliamo di politica, per piacere."
O vogliamo riportare in gioco le questioni su vallettopoli, sulle telefonate a Sacca, sulle signore invitate a Palazzo Grazioli e in Sardegna, sulle candidature indecenti, sui giudizi della ex-moglie Veronica e soprattutto sulla storica questione del conflitto d'interessi? Siamo sicuri che questo terreno sia quello favorevole allo stesso Berlusconi? (E soprattutto al paese)
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