sabato 2 ottobre 2010
Confusione di ruoli
Giornalisti che fanno politica, talora con argomenti piuttosto discutibili e secondari, che dibattono alla pari con i politici da politici, sostenendo le proprie tesi contro o a favore di una parte. Tutto questo dopo una intera stagione di giornalisti giudici e giudicanti, alla pari se non al di sopra con i veri tribunali. L'unica giustificazione a questa situazione è che i giornalisti tendano solo ad occupare per eccesso di generosità o di interesse dei vuoti, sia della politica che della giustizia in Italia. Che la debordanza e la confusione di ruolo del giornalismo non rappresenti il male quanto un suo sintomo ed effetto.
Solo giornalisti sinceri e attenti come Filippo Facci, tuttavia, sembrano averne piena coscienza. Come stamattina dimostrato dallo stesso Facci non a caso su Omnibus, una delle poche sedi di giornalismo decente in Italia. Anche perché invita personaggi come Facci.
Onore e merito ad entrambi
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