martedì 22 maggio 2007

SFOGO QUALUNQUISTICO

Dal sondaggio di Renato Mannheimer pubblicato oggi sul Corriere della Sera risulta che il 77-80% degli italiani non avrebbe fiducia (almeno nel senso che non se ne sentirebbe rappresentato) nei politici del parlamento tutto. Ma noooo!?! Rovesciando il dato, solo un paio di italiani (circa) su dieci ha ancora la forza di dare il suo flebile credito residuo di fiducia ai politici che ci governano e ci rappresentano. Siano questi un 20% di coraggiosi, di temerari o di irrimediabilmente stupidi, o di politici stessi intervistati sull'argomento, questo non è dato sapere. Certo che il dato è assai preoccupante. Del resto, per la verità, non era strettamente indispensabile tale sondaggio per farsi un'idea del livello di considerazione della gente sui politici.

Si potrà tacciare questo argomento come qualunquismo, si potrà dire che la critica per il governo e per i potenti sia roba antica come il mondo. Almeno da quando esistono i potenti ed i politici. Oggi però si avverte una consapevolezza, una stanchezza, una insofferenza, ben testimoniata dal grande successo di vendita del libro di Stella e Rizzo sulla "casta".

Dopo tangentopoli, senza entrare nell'analisi di merito, si era alimentata una concreta speranza che le cose potessero cambiare. Almeno da parte dei più ingenui o dei più ottimisti. L'entrata in scena di Berlusconi nella politica è stato indubbiamente, senza entrare nell'analisi di merito, un fatto assolutamente nuovo, significativo e di rottura col passato. Altra speranza di poter vedere cambiare qualcosa nella politica, in quanto un imprenditore di provata capacità si metteva a disposizione del paese per risolvere il suo malsano sistema di gestione. Tutte vane speranze.

Oggi come oggi, ad essere obiettivi, sembra che abbiano vinto loro. I politici, i soliti vecchi politici maneggioni e trasformisti, dotati di indubbie capacità di opportunismo e scarso senso di dignità morale. Perché alla fine dei conti sono sempre loro i più bravi e scaltri a trovare il modo di aggiustarsi le cose in modo favorevole per loro.

Per oggi basta. Grazie per avermi lasciato sfogare il mio più basso e disdicevole qualunquismo.

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