Senza forse averne ancora realizzato la piena consapevolezza, direi che in Italia stiano avvenendo alcune cose importanti dal punto di vista politico:
1) esiste, è attecchito e sta sempre di più prendendo coscienza di sé un "centrodestra", un vero e grande centrodestra che non è un partito di plastica (come poteva essere ritenuto 15 anni fa, al suo esordio, FI), ma una realtà diffusa, popolare, radicata, profonda, maggioritaria (con tutta probabilità) di cittadini.
2) Silvio Berlusconi ne è stato indubbiamente il promotore, il catalizzatore, l'artefice, e continua necessariamente ad esserne il leader, per il momento; ma oramai questo "centrodestra" esiste, vive e si sta via via definendo anche sul piano politico, delle idee, della cultura, e continuerà senz'altro ad esistere dopo di lui. In questo senso sostengo che il centrodestra non coincide con la persona Silvio Berlusconi.
3) Si stanno definendo e caratterizzando meglio anche gli altri schieramenti politici; il centrosinistra, che costituisce lo schieramento principale contrapposto al centrodestra, seguendo la scelta della nascita del PD ha contribuito fortemente alla chiarificazione del quadro politico (sia pur con le incertezze ed i tentennamenti di percorso, dovuti per lo più a tattica e calcoli di tipo prettamente elettoralistico), distaccandosi dalla sinistra arcobaleno e dal pensiero no-global.
4) Questa ridefinizione del quadro politico, oltre a riavvicinarci ad una situazione politica più conforme a quella europea (PPE-conservatori e area socialista-laburista), fa sì che si possano modificare (almeno tendenzialmente) anche l'atteggiamento ed il rapporto reciproco, sempre meno personalistico e sempre di più programmatico, creando le condizioni di un dialogo finalmente più costruttivo.
5) Quello che sostengo è che forse si sia avviato un processo che, certo non nell'immediato, ma in un futuro non troppo remoto, possa riportare la politica italiana su di un livello dialettico e sostanziale tollerabilmente civile. Se così davvero fosse tutto il resto potrebbe venire da sé: migliori politici, il loro ricambio, la lotta sulle idee e non solo tra leader, ecc.ecc.
Forse questa è solo una speranza, ma anche solo questa speranza mi consente di guardare le cose con una ottica più ampia e distaccata, più attenta al senso generale delle cose che stanno avvenendo piuttosto che alle piccole vicende particolari ed alle questioni marginali. E con un minimo di ottimismo.
lunedì 18 febbraio 2008
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