
Riporto alcuni interessanti stralci dell'intervista al generale Speciale, ex Comandante generale della GdF ed attuale candidato per il PDL in Umbria, pubblicata sulla Stampa.it del 5/4/2008.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200804articoli/31621girata.asp
«Basta con lo spionaggio fiscale e il Grande Fratello occhiuto. Non puoi staccare un assegno che ti seguono per tutta la vita. Con Tremonti i soldi sono tornati dall’estero, con Visco sono scappati. Ora parlano del fantomatico tesoretto, che al massimo sarà di 1,8 miliardi. Ma questi soldi sono stati recuperati grazie a Berlusconi, Tremonti e al sottoscritto."
«Chi vi parla è figlio di artigiani e commercianti. Conosco bene il vostro mondo. Con Visco abbiamo subito avuto divergenze di vedute. Io volevo la pacificazione fiscale, ma mi è stato imposta l’oppressione fiscale. Nei vostri confronti c’è stato un pregiudizio inaccettabile. La lotta all’evasione non può essere il pozzo di San Patrizio dove prendere tutti i soldi che servono allo Stato».
Ma allora, chiediamo per strada, questa montagna di evasione che contraddistingue l’Italia, come... Speciale fulmina il cronista: «Ma non è vero che è una montagna! Così come non è vero che Berlusconi giustifica chi evade. Ha detto che li capisce perché la pressione fiscale è iniqua. Il mio slogan è pagare meno, pagare tutti». Il suo refrain è che gli imprenditori sono dei «missionari»: «Il pistone dello sviluppo che deve essere messo in grado di stantuffare». A Sulci Lama, mentre in fabbrica le saldatrici scoppiettano sull’acciaio, il titolare della «Nardi-macchine agricole» lamenta la perdita del Tfr dei lavoratori. E Speciale: «Per voi era ossigeno. Vi ha messo nelle mani delle banche».
Considerazioni di nicknamemadero:
Che dire, se questo è il giudizio dell'ex Comandante Generale della GdF... come dargli torto?
Certamente si tratta di semplici frasi riportate in un breve articolo di giornale, ma alcune di esse trovo che siano molto significative e che debbano indurre ad una più attenta riflessione: sulla differenza tra pacificazione fiscale (quella adottata con Tremonti) e controllo fiscale oppressivo (di Visco) e sulla loro reale efficacia relativa ed incidenza nella lotta all'evasione (anche in rapporto ai meriti del famoso tesoretto), nonché sulla legittimità della colpevolizzazione di intere categorie di cittadini (piccole partite IVA, commercianti ed artigiani) nell'attribuzione di un mastodontico danno erariale, sulla reale entità del quale Speciale sembra insinuare qualche dubbio. Il riferimento al danno per la sottrazione del TFR con la conseguente esigenza di rivolgersi alle banche, invece, era probabilmente riferito alle medie e grandi imprese.
In sostanza viene spontaneo chiedersi: oltre che discutibile nel merito (soprattutto per la limitazione della privacy dell'individuo), è veramente così efficace la politica del controllo oppressivo e telematico del cittadino nella lotta alla evasione (adottata con Visco) o può avere controindicazioni ed effetti collaterali indesiderati (aumento del nero in contante, disincentivazione ai consumi e fuga dei capitali all'estero)? E' legittima la colpevolizzazione della grandissima maggioranza dei lavoratori autonomi come se fossero responsabili dei mali del paese? Non si è quantomeno esagerato nella quantificazione del danno all'erario determinato dalla loro evasione fiscale?
PS: interessante anche questa chicca a proposito della questione dei gay nell'esercito (dopo la polemica sollevata dalle esternazioni del generale Del Vecchio, candidato invece nel PD):
Già, anche lei li caccerebbe dall’esercito? «Ma non ci penso neppure. Ho troppa rispetto per le persone, anche per la loro diversità. Un gay potrebbe essere un ottimo combattente. Io ne ho avuti durante il mio periodo di comando ed era gente che sapeva stare al suo posto, fare il proprio dovere. Anzi avevano un pizzico di intelligenza in più. Ma la famiglia deve essere fatta da un maschio e da una donna, auspicabilmente benedetta da Dio con un matrimonio cattolico».
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