giovedì 11 settembre 2008
SIAMO TUTTI COMPLOTTISTI. O NO?
link per la fonte della immagine:
http://www.worldpublicopinion.org/pipa/articles/home_page/535.php?nid=&id=&pnt=535&lb=
Sono stati pubblicati i risultati di un sondaggio (dal quale è tratta la figura sopra) effettuato dal World Public Opinion sulle percentuali attribuite dagli intervistati in 17 nazioni nel mondo sui presunti responsabili dell'attentato dell'11 settembre 2001. Il sorprendente risultato di tale sondaggio (International Poll: No Consensus On Who Was Behind 9/11) dimostrerebbe che un intervistato su due, complessivamente, nel mondo, non si ritiene convinto che il responsabile di tale attentato sia stato Al Qaeda, dando credito dunque alle ipotesi complottiste (Stati Uniti stessi, Israele, altri) o non sapendo dare una risposta certa (quest'ultimi rappresentati da DK nella figura). Nella figura riportata sopra è possibile vedere le percentuali relative ai singoli paesi. In Italia, come nel resto d'Europa, la percentuale scende ad uno su tre.
Effettivamente, il dato appare sorprendente.
Certo i complottisti sono stati mediaticamente più ricercati ed hanno goduto di maggiore visibilità, se non altro per la maggiore "intriganza" (dunque relativo interesse di share) delle loro tesi rispetto alle più "banali" argomentazioni di chi si limitava a razionali e più ovvie spiegazioni dei fatti.
Certo la quota degli "antiamericani", cioè di chi vede negli USA soprattutto una superpotenza militare (e di servizi) cinica e bara, non è affatto esigua, soprattutto nei paesi arabi, certo, ma anche qui da noi in Italia ed in Europa.
Tuttavia, anche in base al semplice buonsenso, ma soprattutto a seguito di un minimo approfondimento delle tesi e delle controtesi complottistiche (vedere il sito di Paolo Attivissimo: http://undicisettembre.blogspot.com/ ), direi che i dubbi sul complotto relativo all'11/09, in realtà, hanno una consistenza piuttosto limitata e sembrano poter attecchire e permanere solo in ambienti culturali ristretti e marginali (come mi pare giusto che sia).
Dunque i miei dubbi più consistenti, alla fine, rimangono proprio sul modo in cui è stato presentato il risultato di questo sondaggio: a ben vedere, in effetti, risulta che la percentuale di quanti credono alla tesi ufficiale (Al Qaeda responsabile) è nettamente maggioritaria: in Europa circa il 60% (in Italia 56%). C'è poi un abbondante 20% che non si sbilancia (probabilmente più per prudenza e confusione che per dubbio motivato) ed una rimanente parte (circa un altro 20% e passa) che attribuisce ad altri (Stati Uniti stessi, Israele, o altri) la responsabilità dell'attentato.
Insomma, messa così la questione sembra prendere un aspetto meno eclatante.
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