domenica 2 novembre 2008

APPELLO: BLOCCARE I CONCORSI UNIVERSITARI

"L'unica certezza è che nei prossimi mesi si svolgeranno nuovi concorsi per 2.000 posti di ricercatore e 4.000 posti di professore ordinario e associato, ai quali seguiranno, entro breve, altri 1.000 posti di ricercatore. In tutto 7.000 posti, più del dieci per cento dei docenti oggi di ruolo. I 4.000 posti di professore saranno semplicemente promozioni di persone che sono dentro l'università. Le promozioni avverranno secondo le vecchie regole, cioè con concorsi finti. E' assolutamente inutile che un giovane ricercatore che consegue il dottorato a Chicago o a Heidelberg faccia domanda: di ciascun concorso già si conosce il vincitore. I 3.000 concorsi per ricercatore assicureranno un posto a vita ad altrettanti dottorandi che lamentano la loro condizione di precari."
Francesco Giavazzi (professore di Economia Politica presso l'Università Bocconi di Milano)
tratto da:
http://www.corriere.it/editoriali/08_ottobre_28/La_fabbrica_dei_docenti_e055a842-a4b5-11dd-bdb4-00144f02aabc.shtml

"Illustre ministro Gelmini, non si renda complice di una truffa: dalla metà del mese ci saranno le votazioni segrete per le elezioni delle commissioni giudicatrici dei concorsi a cattedra. Elezioni pilotate dai gruppi di potere accademico; vincitori già stabiliti prima ancora delle nomine delle commissioni. Concorsi truccati. A riprova di ciò, illustre ministro Gelmini, con questo articolo consegno al direttore del Giornale una lettera in busta chiusa in cui indico, già oggi, i nomi dei futuri vincitori del concorso di Estetica.
"
Stefano Zecchi (professore ordinario di Estetica presso l'Università degli Studi di Milano)
tratto da: http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=23275

Del resto che la realtà concorsuale all'interno dell'università sia di questo tipo, non credo possa essere considerato una novità recente (confrontare, ad es.:
http://agora.torinovalley.com/homosapiens/2008/02/24/lo-sanno-tutti-i-concorsi-universitari-sono-truccati/ ).

Sarebbe quindi forse il caso ed il momento di provare a porre rimedio a questa situazione, per rendere possibile un reale rinnovamento della nostra università e della nostra ricerca.
Anche se indubitabilmente un tentativo di questo genere sarebbe fatto passare, da taluni, come 'ulteriore' attentato alla 'libera' università pubblica.

1 commento:

Anonimo ha detto...

qualcuno dica a Zecchi di venire sul nostro blog!