giovedì 26 marzo 2009

MENTANA: LA TV, LA POLITICA E BERLUSCONI


Dall'intervista di Fabio Martini a Enrico Mentana sulla Stampa di oggi:

«Non ho mai votato per Berlusconi, so che nella fase nascente l’uomo non ha avuto scrupoli nella costruzione di Forza Italia, ma posso testimoniare quanto sbagliata sia l’idea della sinistra di essere sempre stata dalla parte della Storia, mentre gli altri erano i corsari, come se avessero avuto un Moggi. Per la sinistra Berlusconi ha sempre “rubato” la vittoria, ma in realtà loro non hanno mai fatto i conti col blocco elettorale che sostiene il centrodestra».
«Credo che una persona con la mia storia possa dirlo: la sinistra non ha mai capito il fenomeno Berlusconi. Soprattutto si è dimostrata sbagliatissima l’immagine per cui in questi 15 anni in Italia c’è stato un Grande Fratello tv che ha condizionato le coscienze. Se così fosse stato, non sarebbe accaduto quel che è storia: Berlusconi ha vinto, poi è andato all’opposizione, ha vinto, poi è andato all’opposizione e alla fine ha rivinto».

La sinistra e i grandi giornali, dopo la prima Convention di Berlusconi storcevano il naso: in quello snobismo c’è un equivoco durato anni?

«L’illusione della sinistra era che Tangentopoli avesse cancellato l’elettorato moderato: si confondeva il crollo del Palazzo con la scomparsa di un elettorato consolidato che invece era pronto a votare chiunque tranne loro. L’abbaglio contaminò il sistema dei mass media: nessuno vedeva che c’era un’adesione forte e non plastificata. Nel 2001, ben 7 anni dopo la scesa in campo, ricordo un articolo-appello di Umberto Eco, il cui senso era questo: se una persona è perbene, vota a sinistra, se è egoista o fascista, vota a destra. Ma così non si andava lontano».

Difficile negare che i programmi di Mediaset abbiano condizionato il modo di pensare degli italiani...


«La Ruota della fortuna di 15 anni fa e oggi il Grande Fratello non c’entrano niente: ci sono in tutto il mondo. Chiediamocelo: ci sono trasmissioni che hanno cambiato la percezione degli italiani, che hanno fatto decidere che era meglio Berlusconi di Veltroni? Certo, Berlusconi in tv è potentissimo, a Mediaset negli ultimi tempi si stanno chiudendo gli spazi di autonomia, con un’informazione ossequiente o marginalizzata. Ma il vero nemico della sinistra è stato un altro: abbracciare il libero mercato, la globalizzazione e non avere più risposte per l’Italia che cambiava».

Il resto dell'intervista:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200903articoli/42276girata.asp

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