"A sentire Dario (Franceschini), (la libertà di stampa) non esiste più. Perché tutti i media si sono consegnati prigionieri a Berlusconi il Caimano. È un mantra che lui ripete di continuo. Lo ha fatto anche all’“Annozero” di giovedì. Strillando che i giornali hanno paura, che non fanno più inchieste, che il Cavaliere si è mangiato tutti i media e se stravincerà le elezioni metterà in catene direttori e redattori. Oggi è davvero così e domani andrà anche peggio? Penso di no. Leggo dodici quotidiani al giorno, più cinque settimanali. E non mi pare che il quadro sia quello che dipinge Franceschini. Anzi, mi sembra l’esatto contrario. L’ostilità verso Berlusconi è presente, con intensità diversa, nella maggior parte delle testate. Soprattutto in quelle a più forte tiratura. Com’è naturale, del resto. In democrazia, chi sta al governo ha contro i media, che lo debbono controllare e incalzare." (...) "Negli incubi di Dario c’è infine il problema dell’informazione televisiva. Ma pure in questo caso lui evita di considerare con calma la situazione complessiva. Berlusconi può contare su tre reti televisive, quelle della sua Mediaset. Delle tre reti Rai la 3 è tutta rossa, dal telegiornale sino all’ultimo programma. Rete2 si barcamena, tanto che manda in onda “Annozero”. La Rete1 oggi ha due nuovi capi, subito bollati dal Pd come servi del Caimano. È un altro errore di Dario e del suo giro. Non credo che Mauro Mazza, il direttore della rete, e Augusto Minzolini, il direttore del Tg1, staranno agli ordini del Cavaliere. Sono due ottimi professionisti e non penso che vorranno perdere la faccia e la stima del loro pubblico. Il panorama televisivo vede poi altri due soggetti. Il primo è Sky, sempre più forte. Il suo tigì, guidato da Emilio Carelli, è il più imparziale. Lo stesso vale per i programmi di Sky. Infine c’è il tg della 7, diretto da Antonello Piroso, che i lettori del Riformista conoscono bene e non sta al servizio del Cavaliere. Anche i programmi politici, come “Omnibus”, “Otto e mezzo”,“Exit” e “Tetris”, non sono di certo mercenari del governo."
Giampaolo Pansahttp://www.ilriformista.it/stories/Italia/67176/
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