mercoledì 22 luglio 2009

D'Addario: il parere di uno straniero saggio


''I giornali si devono vendere e si vendono con le notizie un po' scabrose''. ''Chi di noi può giudicare la vita privata degli uomini. Se si comincia con questo, allora entriamo nelle case di tutti e non credo che tutti siano santi. Mischiare privato con la politica vuole dire non avere argomenti politici. Non ho lezioni da dare a La Repubblica, ma non so se fa bene all'Italia che è un grande Paese civile e per questo io sono qui in Mediobanca e in Telecom''. ''Se solo ci fosse un po' di patriottismo sarebbe meglio: vorrei vedere cosa succederebbe se la stampa francese parlasse del suo presidente come fa certa stampa italiana. Credo che non abbiate bisogno di lezioni dagli stranieri per dirvi come vi dovete comportare''. ''E' un attacco all'Italia, oggi si tratta di Berlusconi, prima si diceva che Andreotti era mafioso e poi attaccarono Craxi. Non avete capito che non vogliono che l'Italia sia un grande Paese, ma vogliono che sia un Paese del Terzo mondo. Non leggete i giornali francesi e inglesi che hanno un odio profondo verso l'Italia''. ''Murdock è stato autorizzato a venire in Italia, Sawiris ha comperato Wind. L'Italia è il Paese più aperto, meno razzista e più generoso in Europa. Non dovete prendere lezioni di grandezza da altri, siete più grandi di loro, potete dare voi lezioni a francesi, inglese e tedeschi. Pensate che i francesi avrebbero mai lasciato il controllo della Mediobanca o della Pay-Tv francese ad un gruppo straniero?''.

Così Tarak Ben Ammar, finanziere franco-tunisino, presente nei consigli di amministrazione di Telecom Italia e di Mediobanca, commenta le polemiche relative alle vicende personali del premier Silvio Berlusconi.
E se fosse solo uno straniero saggio?

Del caso D’Addario-Berlusconi mi pare si sia detto, scritto, sentito, visto a sufficienza per farsene una opinione chiara. Come ha scritto Antonio Polito sul Riformista, “il dovere di informare dovrebbe fermarsi sulla soglia del buco della serratura, o dell’origlio. Nel senso che il guardonismo è superfluo quando non aggiunge informazioni. E, di conseguenza, rischia di essere morboso”. In Italia chi continua a parlarne lo fa solo per un intento politico in chiave anti-Berlusconiana (il gruppo Repubblica-Espresso anche per vendere qualche copia in più). Chi ne continua a scrivere all’estero lo fa solo perché l’argomento è “pruriginoso” (quindi piace, soprattutto all’estero), e perché da modo di dare sfogo ad antipatie e rivalità nazionalistiche. Dunque chi in Italia usa ed esalta in chiave interna questi articoli pubblicati all’estero, oltre che non aggiungere niente all’informazione, presta semplicemente il fianco a questi atteggiamenti sostanzialmente anti-italiani. Questo era essenzialmente il senso ultimo delle affermazioni di Tarak Ben Ammar (che i francesi, in particolare, conosce bene) e mi pare che, nonostante sia senz’altro un ’socio’ ed un amico personale di Silvio Berlusconi, in questo caso non si possa non riconoscere che abbia detto una cosa saggia.

A proposito della presunta ’superiorità italiana’, devo dire che in effetti ben difficilmente, in Italia, avremmo assistito ad una campagna simile per tenore, argomenti e rancore personale verso un capo di governo estero. Su questo, siamo davvero superiori. Anche se, di converso, all’estero ben difficilmente ci sarebbe stato l’atteggiamento accondiscendente e complice che si è potuto trovare in Italia nei confronti di attacchi di simile bassezza e cattiveria provenienti da un altro paese. Non è forse il vittimismo e l’autolesionismo una peculiarità (negativa stavolta) molto italiana?




5 commenti:

Carletto Darwin ha detto...

Più che uno straniero saggio mi sembra semplicemente un socio di Berlusconi, almeno a leggere sul suo sito.

pietro ha detto...

Hai dimenticato che il saggio straniero ha fatto parte per 4-5 anni del consiglio di amministrazione di Mediaset.
E come mediatore d'affari ha portato in Italia Murdoch e ha convinto il principe saudita Al Waleed ( sospettato dalla Cia di essere uno dei finanziatori di Al Quaeda ) a comperare il 2,7% delle azioni Mediaset.
Insomma un personaggio abbastanza particolare con troppi interessi in Italia per poter essere considerato imparziale.

nicknamemadero ha detto...

Non solo è socio, ma anche amico di lunga data di Silvio Berlusconi. Ciònontoglie che in questo caso possa avere detto una cosa saggia.

Carletto Darwin ha detto...

Madero, scusa ma non ti seguo proprio. Io vivo all'estero e viaggio parecchio; sinceramente devo ancora trovare una persona straniera che esprima giudizi positivi sull'operato del premier negli ultimi mesi. Anzi, mi devo sempre sentire le battutine.
Non è una questione di saggezza, ma di realismo.
Poi ovviamente ognuno fa quello che gli pare, però insomma, un giudizio "saggio" non mi sembra proprio.

nicknamemadero ha detto...

La risposta, secondo me, è già nel post. In due parole, aldilà delle legittime critiche al nostro premier, sarebbe 'saggio' non avere l'atteggiamento autolesionista e vittimista (tipicamente italiani) nei confronti di manifestazioni evidentemente ostili nei confronti dell'Italia tutta da parte di certa stampa estera (che quegli elementi di critica oggettiva usa oltre misura o addirittura pretestuosamente).