
(Dal Sole24Ore)
"Il 2009 registrerà un calo del gettito fiscale del 2,2% ma, per effetto della riduzione della crescita, ci sarà un aumento della pressione fiscale che tornerà dal 43% del 2008 al 43,3%, cioè al picco registrato nel 2007 con il precedente Governo, raggiungendo così il livello più alto se si esclude il 1997, cioè l'anno dell'eurotassa nel quale toccò il 43,7%. La pressione fiscale, cioè il rapporto tra le tasse incassate e la ricchezza prodotta dal paese, tornerà a scendere sotto la soglia del 43% solo nel 2013 (42,9%)."
La pressione fiscale (o tributaria) è il rapporto tra le entrate tributarie e il Pil al netto delle imposte in conto capitale. La "pressione fiscale" è quella che grava sulla ricchezza dei cittadini. Secondo il DPEF del giugno 2008, la pressione fiscale dovrebbe aumentare fino al 43,2% nel 2010, per poi calare al 42,9% nel 2013 [1]."Il quadro di finanza pubblica per gli anni 2008-2013, indica che «nonostante l'aggravarsi della crisi economica e il conseguente peggioramento delle condizioni di finanza pubblica, l'indebitamento netto rimane al di sotto del limite del 3% nel 2008, eccede questo limite nel 2009 mentre riprende una tendenza alla diminuzione negli anni successivi»."
(da Wikipedia)
"Più preoccupante è invece l'andamento del debito, che nelle nuove previsioni dal 105,9% del 2008, tornerà a salire per rimanere fermo sopra al sopra il 111% del pil nel triennio 2009-2012 (con il picco del 112,5% il prossimo anno) e poi ridursi lievemente al 101,5%& nel 2013: cioè alla fine del quinquennio considerato il debito sarà quattro punti più alto dell'attuale."
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