martedì 21 luglio 2009

D'ADDARIO: SARA' ORA DI FINIRLA?


A proposito delle registrazioni fatte dalla D'Addario in occasione dei suoi incontri con Silvio Berlusconi e recentemente pubblicate dal gruppo l'Espresso, scrive Antonio Polito sul Riformista:

“… il dovere di informare dovrebbe fermarsi sulla soglia del buco della serratura, o dell’origlio. Nel senso che il guardonismo è superfluo quando non aggiunge informazioni. E, di conseguenza, rischia di essere morboso.

Abbiamo ascoltato ieri, come tanti italiani, le registrazioni rese pubbliche dall’Espresso che la escort Patrizia D’Addario ha realizzato con mezzi propri durante i suoi incontri – uno dei quali sessuale – con Silvio Berlusconi. E quell’audio non aggiunge niente a quanto si sapeva: perché la D’Addario stessa l’aveva rivelato ai giornalisti e ai magistrati con dovizia di particolari.

Del resto Berlusconi non ha mai smentito quell’incontro, limitandosi una volta a dire che aveva invitato a casa l’ospite sbagliato. Dunque la motivazione con cui il giornale ha pubblicato le conversazioni – e cioè come prova che la D’Addario non mente – non è robusta.”

(…)

"Per finire, ma solo come aggiunta, va segnalato che la voce maschile che si ascolta in quelle registrazioni è la voce di una persona che non risulta nemmeno indagata in questi procedimenti. Che si chiami Silvio Berlusconi, e che Silvio Berlusconi abbia scherzato col fuoco fino a scottarsi in questa storia, nulla toglie al suo diritto di cittadino di veder protetto almeno quell’ultimo simulacro di privacy che è la camera da letto."


Come non concordare?

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