sabato 4 luglio 2009

La rivoluzione silenziosa del sistema giustizia italiano

La digitalizzazione del sistema della giustizia, attuata secondo il protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 26 novembre nell’ambito del Piano E-Gov 2012, consentirà:
  • Notificazioni telematiche
  • Rilascio telematico di certificati giudiziari
  • Trasmissione telematica delle notizie di reato
  • Registrazione telematica degli atti giudiziari civili presso l’Agenzia delle Entrate
  • Accesso pubblico via rete alle sentenze Razionalizzazione infrastrutture ICT

Tali innovazioni - in notevole stato di avanzamento, soprattutto nella procura di Milano, ma anche in altre di tutto il territorio nazionale, Roma compresa - sono state rese possibili dal lungo e importante lavoro svolto dai ministeri competenti (Ministero Pubblica amministrazione e Innovazione e Ministero della Giustizia) insieme ai vertici del Tribunale, delle cancellerie e dell’avvocatura, la cui fattiva collaborazione e disponibilità ha consentito di trovare soluzioni capaci di rendere più fluida ed efficiente l’attività di ciascuno, a fronte di un investimento relativamente molto modesto.

Sono state chiamate “sperimentazioni”, perché di ciascun prodotto si intende testare le potenzialità, ma si tratta d’idee e pratiche che dovranno essere adottate in tutti i Tribunali in modo coerente ed unitario.

Ciascuna innovazione influirà sull’organizzazione degli uffici, porterà risparmi economici e libererà il personale da attività meramente manuali.

Dunque una vera rivoluzione silenziosa del sistema giustizia italiano, che, senza alcuna sua riforma strutturale, lo migliorerà significativamente dal punto di vista della velocità, dell'efficienza, del risparmio, della razionalità e della trasparenza.

Questa la conferenza stampa del 10 giugno 2009 tenuta in proposito dai ministri Brunetta ed Alfano.

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