
Lo stato sconfortante del nostro sistema fiscale è evidente.
In considerazione della vitale necessità di nuove entrate per le nostre asfittiche casse (per la crisi economica mondiale e per lo storico debito pubblico sempre incombente) e dell'inopportunità di un'ulteriore nuova tassazione, il governo ha scelto, con buone ragioni, imitato da altri paesi, di ricorrere ad un nuovo condono.
Naturalmente un condono è qualcosa che suscita legittime perplessità, che vanno tuttavia considerate alla luce di una valutazione complessiva e di un sano ragionamento pragmatico.
Ed a quel sano ragionamento pragmatico trovo giusto rimettere anche la mia valutazione personale.
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