domenica 25 ottobre 2009

Il nuovo partito progressista conservatore


Pier Luigi Bersani è stato eletto nuovo segretario del Pd. Credo abbia vinto l’unico vero candidato, Franceschini avendo già avuto modo di dimostrare di non essere in grado di raddrizzare il Pd, Marino essendo un evidente e puro outsider (farà la fine di un Adinolfi se non di un Scalfarotto). Tuttavia Bersani, che stimo umanamente, come competenza e sobrietà, rappresenta assolutamente un dejà vu (per il suo passato importante), oltre che il segretario che il Pd avrebbe dovuto avere già da troppo tempo e che forse arriva fuori tempo massimo – come forse tutto il progetto del Pd sembra essersi perso per strada – un tentativo estremo di cercare una salvezza al presente con un consapevole ritorno al passato, a quello che fu il glorioso Pci prima della sua inarrestabile e inesorabile discesa. Sostanzialmente un ripiego, una ritirata strategica, un (tentativo di) ritorno salvifico al passato. Forse comunque un positivo ritorno alla realtà (sia pur vecchia). Vedremo, finalmente, un vero Pci aggiornato all’oggi (che tuttavia continua a non aver fatto veramente i conti con il suo passato e, soprattutto, non ha un vero nuovo progetto di sé da offrire): per dirla con una battuta, un nuovo partito progressista conservatore.

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