«Sottoscrivo dalla prima riga all'ultima l'editoriale di Ferruccio de Bortoli (sul corretto ruolo dell'informazione e in polemica con un editoriale di Eugenio Scalfari, ndnick), e anche la sua replica a Eugenio Scalfari e Marco Travaglio. È il momento di fermarci. Di stabilire una tregua. Nel Paese, e anche tra i giornali».
"Il Paese è diviso in due blocchi che si odiano, si scomunicano a vicenda, si combattono senza esclusioni di colpi. Vedo in giro molto pregiudizio, cose gridate senza riscontri, condanne morali pronunciate senza autorità. Personalmente mi sono già vaccinato da solo: quando sono usciti i miei libri revisionisti, la sinistra mi ha subito dato del fascista, senza aver nemmeno letto nulla di quello che scrivevo. Ma se allarghiamo le nostre vicende personali, e le collochiamo nel quadro dell'Italia di oggi, è una roba che fa spavento."
«L'imperversare dei cattivi maestri. Quelli che intossicano l'aria. Soprattutto quelli di sinistra. Scrivono che Berlusconi è come Mussolini, che la democrazia in Italia sta morendo, che non c'è più la libertà di stampa. Ancora: la ricomparsa dei firmaioli. Si stende un proclama e i cervelloni di sinistra lo firmano o mandano lettere su lettere ai giornali. Se non fosse grottesco, mi incuterebbe un timore.»
Dall'intervista a Giampaolo Pansa sul CdS. Che sottoscrivo a mia volta.
martedì 13 ottobre 2009
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