Come noto, il furioso battibecco nell'ultima puntata di annozero ha fatto saltare i nervi di Marco Travaglio. Forse perché si è ritrovato a subire ciò che, ormai da tempo, non è più in grado di prendere nemmeno in considerazione, tantomeno ad annozero: avere un contraddittorio ed essere messo addirittura in discussione personalmente, lui! Il povero - e bravo - Nicola Porro non aveva certo cercato l'incidente personale, limitandosi ad una generica considerazione: attenzione ad attaccare qualcuno per le proprie frequentazioni, dato che può capitare a chiunque di imbattersi involontariamente in personaggi discutibili, come rimproverato allo stesso Marco Travaglio da parte di un autorevole giornalista di Repubblica (Giuseppe D'Avanzo). Apriti cielo: al buon Travaglio è salito il sangue agli occhi. Essenzialmente per merito suo e della sua - evidentemente molto suscettibile - coda di paglia. A mente fredda poteva forse rendersene conto e - addirittura - avrebbe potuto chiedere scusa della sua reazione scomposta ("liberali del cavolo" "poveracci"). Non lui. Che evidentemente si è sentito ferito di lesa maestà, non considerandosi proprio umano (ma un tantino superiore a questo) e dunque impossibilitato all'errore. Forse intoccabile. Tant'è che, ancora evidentemente incontenibilmente adirato e desideroso di pubblico riscatto, ha scritto una lettera aperta a Michele Santoro contenente passi assai significativi e illuminanti sul suo modo di concepire il giornalismo e l'obiettività:
"La maledizione della par condicio, dovuta alla maledizione di Berlusconi, impone la presenza simmetrica di ospiti di destra e di sinistra." (inconcepibile! ndnick)
"ogni simmetria è impossibile: quelli "di destra" parlano addosso agli altri" (quando invece di norma ad annozero si fa il contrario; ndnick)"
"Invece di contestare i fatti che racconti, tentano di squalificarti come persona (cosa che invece intendeva fare nei confronti di Bertolaso, come da stabilito oggetto della trasmissione; ndnick). Poi, a missione compiuta, passano alla cassa a ritirare la paghetta. E, se non si abbassano a sufficienza, vengono redarguiti o scaricati dal padrone. Non hanno una faccia e dunque non temono di perderla. (ma anche questo, caro Travaglio, non è un tentativo di squalificare l'interlocutore? ndnick)"
"Ci vorrebbe del tempo per spiegare ogni volta ai telespettatori chi sono questi signori, chi li manda, quali nefandezze perpetrano i loro 'giornali' (di puro evidentemente si ritiene solo lui e a prescindere; ndnick)"
"Ma in tv non c'è tempo per spiegare le cose con calma (caro Santoro, Travaglio ha bisogno di più spazio - senza contraddittorio - di quello che ha attualmente; ndnick). E, siccome io una reputazione ce l'ho e vi sono affezionato, non posso più accettare che venga infangata ogni giovedì da simili gentiluomini."
"Forse la mia presenza, per il clima creato da questi signori, sta diventando ingombrante e dunque dannosa per Annozero (un barlume di autocritica? ndnick). Che faccio? Mi appendo al collo le ricevute delle ferie e il casellario giudiziale? Esco dallo studio a fumare una sigaretta ogni volta che mi calunniano? O ti viene un'idea migliore?"
Non so cosa risponderà Michele Santoro (che finora ha taciuto, ma si è riservato di rispondere martedì). Io un'idea ce l'avrei: altro che aspirina (consigliata da Nicola Porro), ci vorrebbe almeno un Prozac, o forse una sana pernacchia.
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