E meno male che quelli del Pd erano quelli responsabili e collaborativi, per una competizione equa, per trovare una soluzione che evitasse l'esclusione della lista del partito maggioritario:
“La lunga giornata dei ricorsi, è iniziata con l’avvocato Gianluigi Pellegrino che ha depositato per il Pd un atto di significazione che diffida la Commissione elettorale del Tribunale di Roma ad ammettere alla competizione elettorale la lista che più tardi il Pdl avrebbe consegnato. Secondo Pellegrino «la posizione della lista Pdl Roma non è compatibile con le previsioni del decreto legge cosiddetto ’salva-listè, quindi l’eventuale ammissione sarebbe illegittima perchè violativa del dl approvato dal governo». E, ancora, «il fatto che gli esponenti del Pdl si siano portati via il plico alle 17 fa uscire fuori il caso lista Pdl Roma dalla fattispecie perchè loro in base al dl potevano presentare oggi la lista che avevano in loro possesso fino alle 12 ma avendo prelevato il plico alle 17 e avendolo riportato alle 19:30 sono fuori dai termini». Poco più tardi il Pd ha consegnato un secondo atto di significazione, in questo caso ai carabinieri del Comando provinciale di Roma, chiedendo di consultare l’ autorità giudiziaria in merito alla restituzione del famoso plico che conterrebbe la documentazione del PdL, ora in consegna presso i militari. ”
fonte:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201003articoli/52943girata.asp
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