Oggi la maggior parte dell'informazione è in sciopero. Per la sua libertà messa in pericolo, si dice, dalla cosiddetta "legge bavaglio". Non sono affatto convinto delle motivazioni e delle ragioni di questo sciopero, trovando molto più "libero" e condivisibile la scelta di non adesione, assai anticonformista e coraggiosa, fatta da il Riformista (che a mio parere - a prescindere da oggi - rappresenta uno dei migliori esempi di giornalismo intelligente e realmente obiettivo in Italia) e motivata dal suo direttore Antonio Polito.
A mio parere un vero esempio di Libertà e Ragione.
venerdì 9 luglio 2010
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