lunedì 2 agosto 2010

Le colpe del Pdl

Non so quale consistenza e quale futuro possa avere Futuro e Libertà per l'Italia (e soprattutto se avrà un destino disgiunto da quello del Pdl), il nuovo gruppo parlamentare nato dalla scissione finiana. Di certo il giovanissimo Pdl ha già un passato da farsi dimenticare. Direi che anche tra i fedeli a Silvio Berlusconi (almeno quelli più seri e obiettivi) ce se ne cominci a rendere conto. Almeno a giudicare da questi significativi brani tratti da un interessante articolo di Giuliano Cazzola (pubblicato nientemeno che su l'Occidentale, il quotidiano online della fondazione Magna Carta, quella curata da Gaetano Quagliarello) a proposito della tormentata questione dell'epurazione finiana (significativo già il titolo: "Meglio trattare con i finiani"):

"Innanzi tutto, era proprio necessario infilarsi in questo tormentone alla fine di luglio, un attimo dopo che la Camera aveva varato la manovra? E ancora, non bastava deferire ai probiviri i deputati più esposti, senza attaccare direttamente il Presidente Gianfranco Fini con una reprimenda (il documento) parecchio discutibile? Bastava avere occhi ed orecchie in Transatlantico per accorgersi che una buona parte dei c.d. finiani non sarebbe stata disponibile a “morire per Danzica”, trattandosi della sorte di Bocchino, Granata e Briguglio. Ma non era difficile immaginare che, espellendo Fini, si sarebbero promosse ben più ampie solidarietà."


E ancora:

"Alla fine di tutto, dovremo pure interrogarci sul perché gli effetti della più clamorosa vittoria elettorale degli ultimi anni – quella del 2008 – si sono consumati in un tempo così breve. Che i nemici di Berlusconi abbiano messo in campo delle forze oscure, potentissime e spietate è sicuramente vero. Ma ci saranno pure stati degli errori anche da parte nostra?"

Nessun commento: