"Innanzi tutto, era proprio necessario infilarsi in questo tormentone alla fine di luglio, un attimo dopo che la Camera aveva varato la manovra? E ancora, non bastava deferire ai probiviri i deputati più esposti, senza attaccare direttamente il Presidente Gianfranco Fini con una reprimenda (il documento) parecchio discutibile? Bastava avere occhi ed orecchie in Transatlantico per accorgersi che una buona parte dei c.d. finiani non sarebbe stata disponibile a “morire per Danzica”, trattandosi della sorte di Bocchino, Granata e Briguglio. Ma non era difficile immaginare che, espellendo Fini, si sarebbero promosse ben più ampie solidarietà."
E ancora:
"Alla fine di tutto, dovremo pure interrogarci sul perché gli effetti della più clamorosa vittoria elettorale degli ultimi anni – quella del 2008 – si sono consumati in un tempo così breve. Che i nemici di Berlusconi abbiano messo in campo delle forze oscure, potentissime e spietate è sicuramente vero. Ma ci saranno pure stati degli errori anche da parte nostra?"
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