Berlusconi è senz'altro il primo artefice della realizzazione di fatto della rottura con Fini. Lui ed i suoi sostenitori - forse delusi dall'esito di tale clamorosa rottura - si sono fatti promotori di un'azione mediatica a tutto campo tesa ad avvalorare l'dea che Fini e i suoi traditori siano la principale causa del fallimento delle missioni di questo governo. Tale e tanta è la rabbia montata nei confronti di Fini da arrivare a giustificare una campagna denigratoria dai toni infamanti che colpisce non tanto Fini, ma soprattutto la sua attuale compagna e i suoi parenti. Tutto questo che senso politico ha? Davvero il tradimento e l'atteggiamento cospiratorio di Fini è la causa delle difficoltà attuali e future di questo governo?
Scrive Davide Giacalone:
"Leggo che alcuni osservatori ne traggono la conclusione che sarà ben difficile fare riforme della giustizia, o il federalismo fiscale. Sbagliano: è difficile, per non dire impossibile, quanto prima. Nel campo della giustizia Berlusconi ha la grave colpa d’impostare le legislature vincenti sempre commettendo il medesimo errore: guerra atomica su normicchie inutili, che, per giunta, lo riguardano. Si poteva fare la rivoluzione, pensando in grande, sono annegati in una pozza, con pensieri millimetrici. Erano già impantanati prima della rottura. Lo erano due legislature fa. La causa non è solo la composizione della maggioranza, ma la tragica illusione che la politica possa salvarsi dal giustizialismo senza salvare l’Italia dalla malagiustizia. Gli errori si pagano, ed è giusto."
Non è che Fini è solo il capro espiatorio scelto per espiare le colpe di qualcun altro? A cominciare proprio da Berlusconi e dagli uomini che ora gli sono più vicini e lo consigliano?
Scrive Luca Ricolfi:
"Altri ancora pensano che Berlusconi abbia rotto con Fini proprio per tornare alle urne, e che i voti di deputati e senatori fingerà di cercarli, ma in realtà sarà ben contento - alla prima occasione - di cadere per colpa del «traditore» Fini." (...) "Insomma, Berlusconi potrebbe rivolgersi al corpo elettorale chiedendo di restituirgli i voti che i finiani traditori gli hanno proditoriamente sottratto."
Altro che Fini.
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