domenica 10 luglio 2011

Il treno è passato


Il treno è passato. Se è passato invano temo che quella di Urso, Ronchi e Scalia non sia la colpa principale. Bisognerebbe, anziché prendersela con loro, cominciare a guardare in faccia la realtà: la storia di un leader mancato. Per essere pronti al passaggio del prossimo, di treno. Se devo dirla tutta, la mia idea è che l'unica possibilità passi attraverso una rifondazione di tutta la destra, realizzando un nuovo progetto al suo interno, ma ritrovandovi unità. Cosa affatto impossibile nell'evidenza della fine dell'epopea berlusconiana. Non so se questo riuscirà ad essere e se mi piacerà, ma è l'unica prospettiva vincente reale che si possa immaginare. Altrimenti non resta che adattarsi ad essere una minoranza marginale e - in tutto il suo splendore e purezza - assolutamente inutile e ininfluente. Peggio: subordinata all'Udc di Casini.

Tuttavia io credo che la partita della nuova destra sia ancora tutta da giocare. E sono fiducioso che quel germoglio di buono che Bastia ha dimostrato esistere (una nuova e positiva linfa vitale) prima o poi riuscirà a dare i suoi frutti.

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